La Cina annuncia il blocco delle esportazioni verso gli Stati Uniti di alcuni materiali critici (tra cui gallio, germanio e antimonio, utilizzati nella produzione di semiconduttori)

La Cina ha annunciato il blocco delle esportazioni verso gli Stati Uniti di alcuni materiali critici, tra cui gallio, germanio e antimonio, utilizzati nella produzione di semiconduttori. Questa decisione è stata presa come risposta a nuove restrizioni imposte dagli Stati Uniti sull’export di chip, mirate a limitare lo sviluppo di tecnologie avanzate in Cina. Il ministero del Commercio cinese ha specificato che le esportazioni di grafite saranno soggette a controlli più severi

La Cina ha annunciato un blocco all’esportazione di alcune terre rare verso gli Stati Uniti, in un nuovo capitolo della crescente guerra commerciale tra Washington e Pechino. Questa decisione è stata comunicata martedì 3 dicembre dal ministero del Commercio cinese, il giorno dopo che l’amministrazione Biden ha imposto restrizioni sull’export di chip americani verso la Cina.

Il blocco riguarda materiali critici come gallio e germanio, utilizzati nella produzione di semiconduttori, e antimonio, impiegato nella costruzione di esplosivi militari. Inoltre, sono previste restrizioni anche sulla grafite, un materiale importante per diverse applicazioni industriali. La Cina giustifica questa mossa affermando che tali materiali possono essere utilizzati sia per scopi civili che militari.

Questo provvedimento segna un aumento dell’intensità della guerra commerciale tra i due paesi. In passato, la Cina aveva adottato misure meno drastiche, come cambiare fornitori per alcuni prodotti. Tuttavia, il blocco attuale è più significativo e rappresenta una risposta diretta alle recenti azioni degli Stati Uniti, che hanno ampliato le restrizioni su 140 aziende cinesi nel settore dei semiconduttori.

Nel 2010, la Cina aveva già fermato le esportazioni di terre rare verso il Giappone in un contesto di dispute territoriali. Ora, con l’attuale situazione geopolitica, la Cina sembra voler utilizzare i materiali strategici come leva nelle sue relazioni commerciali.

La guerra delle materie prime è cruciale per il futuro delle tecnologie avanzate, come l’elettrificazione e l’intelligenza artificiale. Gli Stati Uniti hanno avvertito che la Cina ha monopolizzato la lavorazione e la raffinazione di materiali critici, lasciando i paesi occidentali vulnerabili a interruzioni nelle catene di fornitura.

La Casa Bianca ha sottolineato che i minerali critici sono fondamentali per l’economia moderna e la sicurezza energetica. Con l’aumento della domanda di questi materiali, le restrizioni cinesi potrebbero avere ripercussioni significative sull’industria statunitense.