La Camera approva il decreto Ricostruzione: è legge

L’Aula della Camera ha approvato definitivamente il decreto Ricostruzione. Questo provvedimento introduce norme urgenti per la ricostruzione post-calamità

La Camera approva il decreto Ricostruzione: è legge

L’Aula della Camera ha approvato definitivamente il decreto Ricostruzione con 153 voti favorevoli, 94 contrari e 4 astenuti. Questo provvedimento introduce norme urgenti per la ricostruzione post-calamità, per interventi di protezione civile e per lo svolgimento di grandi eventi internazionali. Il decreto era già stato approvato dal Senato il 31 luglio e include anche misure per i Campi Flegrei.

Tra le disposizioni, si prevede il riconoscimento di contributi ai privati per le abitazioni danneggiate da eventi calamitosi. È stata eliminata la possibilità di accedere a un contributo per il danneggiamento di beni mobili non registrati a causa del sisma del 2016. Il Commissario straordinario potrà riconoscere un contributo forfettario in base al numero e alla tipologia dei vani in cui si trovavano i beni mobili. Inoltre, si accelerano le procedure di ristoro per facilitare il rientro delle persone nelle proprie abitazioni.

Il Commissario potrà effettuare verifiche a campione sui beneficiari e revocare i contributi se accerta che non sussistono i presupposti per la concessione. Il decreto stabilisce anche i poteri del Commissario e le procedure per la sua selezione, con proroghe specifiche per le regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche, colpite da alluvioni, che resterà in carica fino al 31 dicembre 2024.

Inoltre, il Gruppo FS potrà contribuire alla messa in sicurezza delle infrastrutture nei territori colpiti da calamità naturali. Il decreto include anche misure per i Campi Flegrei, istituendo la figura del Commissario straordinario e prevedendo interventi di riqualificazione degli edifici pubblici e delle infrastrutture di trasporto. Infine, è stata introdotta una norma che chiarisce che la Fondazione ‘Milano Cortina 2026’ non riveste la qualifica di organismo di diritto pubblico e che le sue attività non sono disciplinate da norme di diritto pubblico.

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