Notizia dell’ultima ora: La bronchiolite colpisce oltre il 60% dei bambini nel primo anno di vita. Le linee guida da seguire
15 FEBBRAIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Le epidemie di bronchiolite degli ultimi due anni hanno messo sotto pressione i sistemi sanitari italiani e mondiali. Il virus respiratorio sinciziale (VRS) è il principale agente eziologico della malattia, che colpisce principalmente i lattanti nel loro primo anno di vita. Le misure di sanità pubblica per Covid, come i lockdown e la chiusura delle scuole, hanno portato a una riduzione dei casi di bronchiolite, ma con la revoca di queste misure si è verificato un drastico aumento della circolazione del VRS, causando un impatto sui servizi sanitari. Sono state pubblicate nuove linee guida in Italia per uniformare i trattamenti e fornire informazioni corrette ai genitori. Tuttavia, si ribadisce che farmaci come il cortisone, gli antibiotici e i broncodilatatori non dovrebbero essere utilizzati perché possono causare effetti collaterali e non vi sono ancora disponibili antivirali o vaccini per la bronchiolite.
Consigli per proteggere il bambino dai virus respiratori, in particolare sotto l’anno di età:
- Non baciare il bambino se si è raffreddati;
- Usare la mascherina se si ha il raffreddore e ci si avvicina al bambino;
- Evitare di toccare il viso o di baciare il bambino se si ha il raffreddore;
- Il latte materno contiene anticorpi e riduce il rischio di infezioni gravi da VRS e di ospedalizzazione per bronchiolite;
- Lavare le mani con acqua e sapone o con un gel alcolico prima di toccare il bambino e chiedere di fare altrettanto ad altre persone in contatto con il piccolo;
- Tenere lontano il bimbo da altri bambini o adulti con il raffreddore;
- Non fumare in casa perché aumenta il rischio di infezione;
- Per i bambini prematuri o con malattie cardiache o polmonari, chiedere al pediatra se sono indicati gli anticorpi monoclonali per la prevenzione delle infezioni da VRS;
- Per quanto riguarda le terapie, esiste già l’anticorpo monoclonale Palivizumab per il VRS e si sta sviluppando un nuovo anticorpo per una profilassi universale. Vi sono anche diversi vaccini in fase di studio.
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