L’Ucraina, a corto di truppe, sta liberando criminali dalle carceri per combattere sul fronte. Da quando è stata adottata la legge in maggio, Kiev ha liberato più di 2.750 detenuti, tra cui spacciatori e assassini.
Secondo il Washington Post, l’uso di criminali è un ulteriore segnale delle difficoltà dell’Ucraina nel reclutare nuove forze. I detenuti possono solo combattere come membri delle brigade d’assalto, il che li espone a situazioni pericolose, come ad esempio trovarsi faccia a faccia con i soldati russi.
Inoltre, possono servire solo in divisioni composte da ex detenuti e guidate da un soldato.