L’Italia, insieme ad altri 14 Paesi dell’Unione Europea, ha proposto la creazione di hub per i rimpatriati in Paesi terzi. Questa proposta è stata formalizzata in una lettera inviata alla Commissione Europea, la quale ha deciso di prendersi del tempo per valutarla. Tra i Paesi firmatari della lettera ci sono Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Grecia, Cipro, Lettonia, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Romania e Finlandia.
La proposta suggerisce di esaminare la possibilità di cooperare con Paesi terzi per creare dei centri di transito per i rimpatriati, dove queste persone potrebbero essere trasferite in attesa del loro definitivo allontanamento. I firmatari della lettera incoraggiano il rafforzamento degli aspetti sia interni che esterni della politica di rimpatrio dell’Unione Europea, per rendere più efficaci le operazioni di rimpatrio nei vari Stati membri.
Inoltre, la lettera sottolinea l’importanza di garantire sistemi di rimpatrio più efficienti negli Stati membri dell’UE, affinché le decisioni di rimpatrio siano pienamente attuate. Per quanto riguarda la creazione di hub in Paesi terzi, si incoraggia la Commissione e gli Stati membri a esplorare modelli potenziali che rispettino le normative attuali dell’UE, valutando anche l’eventualità di modificare la direttiva sui rimpatri.