Secondo i nuovi dati ISTAT, l’inflazione non ha subito variazioni a giugno rispetto a maggio e ad aprile, con un incremento dello 0,8% su base annuale e dello 0,1% rispetto al mese precedente.
La stabilità del ritmo di crescita dell’indice nazionale dei prezzi al consumo è stata determinata da andamenti contrapposti di differenti aggregati di spesa:
Rallentamento della crescita dei prezzi dei beni alimentari non lavorati, delle attività ricreative, culturali e dei prodotti per la cura della persona, nonché dei servizi legati ai trasporti.
Aumento dei costi energetici, che rimangono negativi ma hanno subito un incremento dal -11,6% al -8,6%.
L’Unione Nazionale Consumatori ha definito la notizia “pessima”, in quanto l’inflazione stabile significa che i prezzi continuano a salire allo stesso ritmo, senza rallentare. È stata inoltre “confermata la stangata vacanze”, con un record di aumento del 4,2% su base annua per i servizi ricettivi e di ristorazione.
Secondo i calcoli dell’Unione Nazionale Consumatori, una coppia con due figli spenderà 103 euro in più su base annua per fronteggiare i rincari di alberghi e ristoranti, mentre una coppia con un figlio pagherà 93 euro in più rispetto alla scorsa estate.
Il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, ha chiesto al governo di Giorgia Meloni di adottare apposite misure per fronteggiare la situazione, convocando il Garante dei prezzi e la Commissione di allerta rapida per fare il punto sull’andamento delle tariffe nel comparto turistico e studiare urgenti misure di contrasto.