Inizia il nuovo anno scolastico tra il caos sulle nomine e le supplenze e le nuove regole per gli studenti

Lunedì 2 settembre, le scuole hanno ufficialmente aperto, ma le lezioni per circa 7 milioni di studenti inizieranno solo nei giorni successivi. Tutte le novità: dal caos sulle nomine e le supplenze e alle nuove regole per gli studenti

Inizia il nuovo anno scolastico tra il caos sulle nomine e le supplenze e le nuove regole per gli studenti

Il nuovo anno scolastico 2024-2025 in Italia inizia in un contesto complesso. Lunedì 2 settembre, le scuole hanno ufficialmente aperto, ma le lezioni per circa 7 milioni di studenti inizieranno solo nei giorni successivi. In alcune città, come Milano, si sono verificati disordini. I precari hanno occupato l’atrio dell’ufficio scolastico per protestare contro il “malfunzionamento dell’algoritmo” che ha portato alla nomina di numerosi insegnanti per la stessa classe di concorso.

Anche a Brescia ci sono stati problemi, con circa 3.000 docenti che si sono presentati nelle sedi assegnate, ma le operazioni sono state sospese dall’Ufficio scolastico territoriale. Quest’ultimo ha dichiarato che, nonostante un errore iniziale, tutto sta procedendo velocemente. A Torino, i precari hanno manifestato davanti all’ufficio scolastico provinciale, lamentando di essere stati “danneggiati dall’inefficienza dell’amministrazione”.

Il 2 settembre, circa 650.000 insegnanti hanno partecipato al primo collegio dei docenti in 8.000 scuole italiane. I sindacati hanno sollevato preoccupazioni per la presenza di circa 250.000 supplenti e la mancanza di 6.000 collaboratori scolastici, che erano invece impiegati negli istituti lo scorso giugno. Si teme che oltre 800 istituti siano affidati a un preside reggente, superando di gran lunga i 300 considerati fisiologici.

Le novità della scuola

Il nuovo anno scolastico 2024-2025 porta con sé diverse novità introdotte dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Lunedì 2 settembre si sono tenuti i primi collegi dei docenti nelle scuole, in vista dell’inizio delle lezioni che avverrà per tutti dal 5 al 16 settembre.

Una delle principali novità è il divieto di portare e utilizzare i telefoni cellulari in classe fino alla terza media. I dispositivi non potranno essere utilizzati neanche per attività didattiche. In linea con questa direttiva, viene confermata l’importanza del diario cartaceo, che rimane prioritario rispetto al registro elettronico consultabile dai genitori.

Sono state inoltre aggiornate le linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica. Tra i nuovi contenuti, si approfondirà la conoscenza della Costituzione e del concetto di patria, la valorizzazione del made in Italy e dell’imprenditorialità. Ampio spazio anche a temi come il benessere psico-fisico, le buone abitudini alimentari, il rispetto dell’ambiente e il contrasto alla violenza sulle donne. Sarà inoltre inclusa l’educazione stradale, con la conoscenza del codice della strada. Tuttavia, il Consiglio superiore della pubblica istruzione ha espresso parere negativo su alcuni punti delle linee guida, chiedendone la revisione.

Un’altra novità riguarda il voto in condotta. Con un voto pari o inferiore a 5, gli studenti rischiano la bocciatura. Nelle scuole superiori, inoltre, con il voto 6 in condotta è necessario recuperare il debito scolastico in educazione civica a settembre. In caso di sospensione dalle lezioni di uno o due giorni, lo studente dovrà approfondire le conseguenze del suo comportamento, anche attraverso elaborati, mentre per sospensioni più lunghe dovrà svolgere lavori socialmente utili.

Prende il via la riforma della filiera tecnico-professionale, con il modello “4+2”. Gli studenti conseguiranno il diploma in 4 anni, in un istituto tecnico o professionale, e potranno poi accedere direttamente all’Istituto tecnico superiore (ITS) per altri due anni. Il diploma quadriennale avrà pieno valore legale e, grazie all’ITS, offrirà un facile accesso al mondo del lavoro, con tassi di occupabilità superiori all’80%.

E’ previsto un potenziamento del sostegno per gli alunni stranieri che non parlano bene l’italiano, con particolare attenzione per quelli appena arrivati in Italia. Inoltre, debutta una nuova filiera formativa tecnologico-professionale, il modello “4+2”, che coinvolgerà inizialmente 172 istituti secondari e potrebbe diventare un modello di riferimento per l’istruzione tecnica in futuro.

Si conferma anche la figura dei docenti tutor e orientatori, già attivi nelle scuole superiori dal settembre 2023. Quest’anno, gli studenti non potranno utilizzare il telefono cellulare in classe, dalla scuola dell’infanzia fino alle scuole medie. Sono in arrivo nuove linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, che includeranno la promozione della cultura d’impresa e dell’educazione stradale. Si attendono anche importanti novità riguardo al voto in condotta e alle sospensioni in chiave anti-bullismo, con l’approvazione definitiva alla Camera.

Infine, alle scuole elementari torneranno i giudizi (ottimo, buono, sufficiente, insufficiente), mentre il voto numerico continuerà a essere utilizzato per le scuole medie e superiori.

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