Alberto Rizzotto aveva 40 anni e lavorava per la Martini bus. Era un autista esperto con almeno 6-7 anni di guida alle spalle. Tra le ipotesi dell’incidente a Mestre il malore che gli ha fatto perdere il controllo
Nell’incidente del bus a Mestre, tra le 21 vittime si conta anche l’autista del mezzo, Alberto Rizzotto. Con i suoi 40 anni, Rizzotto originario di Conegliano, in provincia di Treviso, ma residente a Tezze, frazione di Vazzola, nel Trevigiano, rappresentava un professionista con almeno 6-7 anni di esperienza alla guida, come affermato da chi lo conosceva.
Alberto Rizzotto lavorava per la Martini Bus srl, un’azienda che aveva noleggiato il pullman coinvolto nell’incidente alla società ‘La Linea’, responsabile del trasporto dei turisti diretti al campeggio. L’assessore alla Viabilità Renato Boraso ha descritto Rizzotto come un autista esperto, mentre Massimo Fiorese, amministratore delegato della ditta La Linea, ha dichiarato che aveva preso servizio poco prima dell’incidente, intorno alle 18, escludendo quindi la stanchezza come causa dell’incidente.
L’ipotesi più accreditata al momento riguarda un malore improvviso durante la guida. Secondo Fiorese, la dinamica dell’incidente, come mostrato da un video del bus prima della caduta, suggerisce che il veicolo stesse arrivando, rallentando e frenando, quasi fermo quando ha sfondato il guardrail. L’assessore Boraso ha negato categoricamente l’ipotesi di un principio di incendio a bordo prima dell’incidente, sostenendo che il bus si è incendiato solo nell’impatto al suolo.
Luca Zaia, governatore del Veneto, ha condiviso la sua impressione sulla situazione, suggerendo che un malore potrebbe essere la causa dell’incidente. Ha sottolineato che Alberto Rizzotto era un giovane autista ben conosciuto e stimato nel territorio. Tutte le salme sono state portate all’obitorio di Mestre, e la sanità locale ha fornito supporto psicologico ai parenti delle vittime.
L’ultimo post su Facebook di Rizzotto, con la frase “Shuttle to Venice” (navetta per Venezia), è diventato particolarmente commovente alla luce dell’incidente. Il post era geolocalizzato presso l’Hu Camping di Marghera, il campeggio a cui il bus stava trasportando i turisti. Dopo la diffusione della notizia dell’incidente, gli amici di Rizzotto hanno lasciato messaggi preoccupati e in attesa di risposte, creando un quadro toccante della tragica vicenda.
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