Notizia dell’ultima ora: In Liguria sarà installato un nuovo rigassificatore per ridurre la dipendenza dal gas importato dalla Russia
26 GIUGNO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Il Consiglio dei ministri ha nominato Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, come commissario straordinario per l’installazione di un nuovo rigassificatore in Liguria. L’obiettivo è ridurre ulteriormente la dipendenza dell’Italia dal gas importato dalla Russia. Al momento, non è ancora chiaro se verrà installato un nuovo impianto in Liguria o se la regione accoglierà il rigassificatore attualmente presente nel porto di Piombino, che dovrà essere rimosso entro i prossimi tre anni.
L’Italia ha iniziato a diversificare le sue fonti di approvvigionamento di gas dopo l’invasione russa in Ucraina, dato che precedentemente la maggior parte del gas era importata dalla Russia. Il gas può essere importato attraverso gasdotti o sotto forma di gas naturale liquefatto (GNL), che viene trasportato su navi. Il GNL occupa un volume molto inferiore rispetto allo stato gassoso e può essere riportato allo stato gassoso utilizzando un rigassificatore.
In Italia ci sono attualmente quattro rigassificatori: due in mare, uno sulla terraferma e uno ormeggiato al porto di Piombino. Il più grande è il Terminale GNL Adriatico, situato al largo di Porto Viro, con una capacità di produzione annuale di 8 miliardi di metri cubi di gas. Al largo della costa tra Livorno e Pisa c’è un altro rigassificatore offshore, una nave metaniera modificata che immette gas in rete dal 2013, con una capacità di trattamento annuale di 3,75 miliardi di metri cubi. Il terzo rigassificatore è invece una struttura onshore a Panigaglia, in provincia di La Spezia.
Recentemente è entrato in funzione il rigassificatore di Piombino, che ha una capacità di trattamento di circa 5 miliardi di metri cubi all’anno. La nave metaniera chiamata Golar Tundra è stata installata accanto alla banchina est del porto di Piombino. Inoltre, è prevista l’installazione di un altro rigassificatore a Ravenna, sulla piattaforma Petra, a 8,5 chilometri dalla costa. I lavori per questo impianto dovrebbero essere completati entro la prima metà del 2024.
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