In Italia, circa 600.000 persone soffrono di epilessia, una malattia neurologica che presenta un picco di incidenza dopo i 75 anni. A livello globale, si stima che oltre 50 milioni di individui siano colpiti da questa condizione, che in media interessa circa una persona su 100 nei Paesi industrializzati. In Europa, circa 6 milioni di persone vivono con epilessia attiva, ovvero con crisi persistenti o in trattamento.
L’epilessia può manifestarsi a qualsiasi età, ma si osservano due principali picchi di insorgenza: uno nei primi anni di vita e l’altro in età avanzata. Ogni anno in Italia si registrano almeno 86 nuovi casi nel primo anno di vita, 20-30 nell’età giovanile o adulta e 180 dopo i 75 anni. Le cause dell’elevata incidenza nei neonati sono principalmente legate a fattori genetici e a complicazioni durante il parto, mentre negli anziani l’aumento di patologie legate all’età, come ictus, malattie neurodegenerative, tumori e traumi cranici, gioca un ruolo significativo.
Recentemente, si è tenuto a Roma un congresso europeo sull’epilessia, al quale hanno partecipato oltre 400 esperti. Durante l’evento, sono stati trattati vari aspetti della malattia, inclusi lo sviluppo della disabilità intellettiva e i progressi terapeutici nel trattamento delle crisi. Nicola Specchio, segretario della Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE), ha sottolineato l’importanza di questi incontri per aggiornare le conoscenze e le pratiche cliniche.
Laura Tassi, ex presidente della LICE, ha evidenziato i recenti sviluppi nelle tecniche di registrazione con elettrodi intracerebrali, utilizzate sia per la diagnosi pre-chirurgica che per la ricerca. Sono stati discussi anche i progressi nelle tecniche chirurgiche, con particolare attenzione ai risultati, ai rischi e alle indicazioni per la chirurgia nei casi di epilessia farmaco-resistente. Inoltre, è stata posta enfasi sull’importanza di individuare precocemente i casi che richiedono un intervento chirurgico in presenza di lesioni cerebrali.
L’epilessia, pur essendo una malattia cronica, può essere gestita efficacemente. Si stima che circa il 65-70% dei pazienti possa raggiungere la libertà dalle crisi con un trattamento adeguato, mentre circa il 30% dei casi si presenta come farmacoresistente. La LICE e altre associazioni stanno lavorando per migliorare la qualità della vita delle persone affette da epilessia e per combattere lo stigma e le discriminazioni che spesso subiscono.