Cosa sta succedendo con le graduatorie dei concorsi scolastici

Il concorso per le assunzioni nella scuola, indetto nel 2023, ha sollevato un grosso problema: molti insegnanti che hanno superato le prove del concorso con buoni risultati non sono stati assunti perché non sono rientrati nei posti disponibili

Cosa sta succedendo con le graduatorie dei concorsi scolastici

Il concorso per le assunzioni nella scuola, indetto nel 2023, ha sollevato un grosso problema: la mancanza di una graduatoria per i candidati idonei. Questi sono insegnanti che hanno superato le prove del concorso con buoni risultati, ma non sono stati assunti perché non sono rientrati nei posti disponibili. Questa situazione ha portato a una situazione di precarietà per molti docenti.

Attualmente, il ministero dell’Istruzione ha annunciato nuove selezioni, ma i docenti idonei del concorso 2023 si trovano senza una graduatoria e temono di dover partecipare nuovamente a nuovi concorsi. Questo scenario ha scatenato la protesta tra gli insegnanti, che stanno preparando manifestazioni per contestare la gestione del ministro Giuseppe Valditara.

In risposta a questo problema, è stata avanzata una proposta di riforma, presentata in Parlamento attraverso una serie di emendamenti al decreto legge del 9 agosto 2024, n.133. Questo decreto, in fase di conversione, prevede misure fiscali urgenti e proroghe di termini normativi. Gli emendamenti sono stati proposti dalla Flc Cgil e mirano a risolvere la questione degli idonei senza graduatoria.

I docenti idonei del concorso 2023 richiedono di essere inseriti in una graduatoria a esaurimento per evitare di dover affrontare nuovamente una selezione. Anche i docenti idonei del concorso 2020, che hanno già una graduatoria ma sono ancora in attesa di essere assunti a tempo indeterminato, si trovano in una situazione simile. Per questi motivi, il sindacato ha inviato una lettera alla Commissione europea, sottolineando la difficoltà dei precari, molti dei quali attendono ancora un contratto annuale a causa dei ritardi degli uffici scolastici nelle nomine.

Concorso scuola: il paradosso degli idonei senza graduatoria

La Flc Cgil, in una nota pubblicata sulla sua pagina ufficiale, ha annunciato di aver proposto emendamenti in Parlamento per affrontare il problema degli idonei senza graduatoria e altre questioni legate ai concorsi scolastici. La proposta riguarda sia gli idonei del concorso scuola 2020, che hanno una graduatoria a esaurimento ma attendono ancora di essere assunti, sia quelli del concorso scuola 2023, i quali non hanno una graduatoria.

Gli emendamenti al decreto legge n.133 del 9 agosto 2024 prevedono la proroga fino al loro esaurimento delle graduatorie degli idonei del concorso straordinario 2020. Inoltre, il sindacato richiede l’integrazione delle graduatorie dei concorsi Pnrr 2023 con i candidati risultati idonei e la proroga di queste graduatorie fino al loro esaurimento. La Flc Cgil chiede anche la sospensione dei prossimi concorsi, poiché il ministero ha in programma di bandire un nuovo concorso scuola a novembre, mentre il precedente è ancora in corso. La sospensione è richiesta fino all’esaurimento di tutte le graduatorie degli idonei e dei vincitori.

La proposta del sindacato include anche modifiche riguardanti gli insegnanti di sostegno e le nuove regole introdotte dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. In particolare, la Flc Cgil chiede l’abolizione dei corsi di specializzazione erogati da Indire, destinati a chi è in attesa del riconoscimento della specializzazione sul sostegno conseguita all’estero, e l’implementazione dei Tfa sostegno. Inoltre, richiede la collocazione in coda nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (Gps) dei docenti con titolo di abilitazione o specializzazione conseguito all’estero ma non ancora riconosciuto, attualmente inseriti a pettine. Infine, chiede l’abrogazione della norma che prevede la conferma dei supplenti di sostegno su richiesta delle famiglie. Queste proposte erano già state avanzate all’inizio dell’anno e continuano a essere oggetto di protesta da parte degli specializzati sul sostegno in Italia.

Ancora si chiede:

Il sindacato Flc Cgil continua a fare richieste per affrontare diverse problematiche riguardanti il personale scolastico. Tra le richieste ci sono la proroga dei contratti del personale ATA, che lavora sotto il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e l’Agenda Sud, fino al 31 dicembre 2026. Si chiede anche che i costi delle supplenze brevi e temporanee siano trasferiti al capitolo delle spese fisse e ricorrenti. Inoltre, il sindacato richiede un piano straordinario per assumere tutto il personale ATA necessario, stimato in circa 30 mila posti liberi e vacanti, e l’implementazione dell’organico degli assistenti tecnici, con assegnazione a tutte le scuole del primo ciclo.

Gli insegnanti precari idonei del concorso scuola stanno organizzando una manifestazione prevista per la fine di settembre, con l’obiettivo di coinvolgere tutti i docenti d’Italia e chiedere equità e trasparenza nel sistema di reclutamento del ministero. Le loro richieste sono le stesse avanzate dalla Flc Cgil in Parlamento, principalmente la creazione di una graduatoria a esaurimento per gli idonei e l’assunzione di tutti gli idonei e vincitori dei concorsi 2023 e precedenti prima di bandire nuove selezioni.

Inoltre, la Flc Cgil ha scritto una lettera alla Commissione Europea per segnalare la situazione dei precari della scuola in Italia, tra cui molti idonei dei concorsi che non hanno nemmeno una graduatoria e sono ancora in attesa di assunzione.

Si legge nella lettera:

Nella lettera inviata alla Commissione Europea, il sindacato Flc Cgil sottolinea la difficile situazione di precarietà che caratterizza il mondo della scuola in Italia, dove un lavoratore su quattro ha un contratto a termine. Questo stato di precarietà influisce negativamente sulle prospettive professionali, personali e familiari di centinaia di migliaia di persone che lavorano nella scuola. Inoltre, questa instabilità contribuisce alla discontinuità dei processi formativi per molti studenti.

Il sindacato, dopo aver constatato l’assenza di risultati concreti dal confronto con il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, e con i gruppi parlamentari, ha deciso di rivolgersi direttamente alla Commissione Europea. La Flc Cgil osserva che “gli obiettivi di assunzione accettati dall’Italia con l’Europa, in riferimento al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), non possono essere usati come scusa per lasciare in sospeso docenti che hanno già dimostrato la loro preparazione in precedenti concorsi”. Questi docenti avrebbero tutti i requisiti per occupare stabilmente le 20 mila cattedre che il ministro ha deciso di mantenere vacanti in attesa di nuovi concorsi.

Il sindacato chiede alla Commissione di rivedere i target di assunzione e le tempistiche del Pnrr. Nella nota pubblicata sul sito della Flc Cgil, si conclude che “va garantita, prioritariamente, l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i docenti risultati idonei nei precedenti concorsi, in particolare nel 2020 e nel 2023”, e si richiede la sospensione dell’emanazione di ulteriori bandi di concorso, o la loro limitazione alle regioni, alle tipologie di posto e alle discipline per cui le graduatorie sono esaurite o insufficienti. Il sindacato ritiene che questa sarebbe una scelta di responsabilità nei confronti dei lavoratori della scuola e delle nuove generazioni. Queste stesse richieste sono state avanzate anche negli emendamenti presentati in Parlamento.

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