Primo sì del Senato al ddl sulla professione delle guide turistiche che introduce molte novità, tra cui un esame di abilitazione (con cadenza almeno annuale) che darà accesso all’elenco nazionale
Il Senato ha dato il via libera a una serie di novità che riguardano la professione delle guide turistiche. La più significativa è l’introduzione di un nuovo esame di abilitazione, suddiviso in tre parti, che consentirà l’iscrizione a un elenco nazionale, permettendo così di lavorare in tutta Italia. Questa riforma è collegata al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e ora il testo passerà alla Camera dei Deputati per ulteriori valutazioni.
Il nuovo esame nazionale sostituirà l’attuale esame di Stato regionale e sarà l’unico requisito per coloro che aspirano a diventare guide turistiche. Chi già opera in questa professione non dovrà sostenere il nuovo esame ma sarà richiesta l’iscrizione all’Elenco Nazionale, un’operazione semplificata attraverso una domanda.
L’esame di abilitazione, amministrato direttamente dal Ministero del Turismo, sarà composto da una prova orale, una scritta e una pratica. L’accesso sarà aperto a coloro che possiedono una laurea, anche triennale, e devono dimostrare la conoscenza di almeno due lingue straniere, di cui una a livello C1 e l’altra a livello B2.
Superato l’esame, verrà rilasciato un tesserino che permetterà di lavorare in tutta Italia. Inoltre, le guide turistiche dovranno sottostare a un obbligo di aggiornamento professionale triennale, con corsi teorici e pratici organizzati dal Ministero.
C’è stata una divisione riguardo all’organizzazione dei corsi di aggiornamento: alcuni hanno proposto il coinvolgimento delle Regioni, seppur sotto la supervisione del Ministero. Di conseguenza, i gruppi di opposizione si sono astenuti dal voto.
Tra le altre novità, vi è l’attribuzione di un codice Ateco da parte dell’Istat per classificare le attività legate alla professione delle guide turistiche. Inoltre, si prevedono sanzioni per contrastare l’abusivismo professionale.
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