ILSOLE24ORE – Elisabetta Casellati: pronta la bozza di riforma costituzionale

Notizia dell’ultima ora: Elisabetta Casellati: pronta la bozza di riforma costituzionale


4 SETTEMBRE 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – Il ministro Elisabetta Casellati ha annunciato al Forum di Cernobbio che la bozza di riforma costituzionale è finalmente pronta. Questo testo, composto da soli tre articoli, ha l’obiettivo di introdurre l’elezione diretta del Presidente del Consiglio e di stabilire un legame indissolubile tra il primo ministro e la maggioranza parlamentare emersa dalle elezioni.

Il ministro ha sottolineato che questa riforma non intende svuotare le prerogative del Capo dello Stato né aumentare i poteri del Premier. Sarà, piuttosto, una modifica delicata ma che potrebbe rivoluzionare il sistema politico italiano.

Mentre la bozza di riforma è stata preparata da un team di giuristi guidati da Francesco Saverio Marini, costituzionalista e consigliere giuridico del premier Giorgia Meloni, il ministero delle Riforme ha affermato che c’è stata una stretta collaborazione con il governo di palazzo Chigi e tutti i partiti di maggioranza nella stesura del testo.

Uno degli aspetti chiave della riforma è che sarà sempre il Capo dello Stato a incaricare il Premier, il cui nome sarà indicato sulla scheda elettorale. Se il Premier incaricato non dovesse ottenere la fiducia iniziale del Parlamento per due volte consecutive, si procederà a nuove elezioni. In caso di crisi durante la legislatura, la maggioranza parlamentare non potrà cambiare, e sarà la stessa maggioranza a dover indicare un nuovo Presidente del Consiglio.

La riforma impone che la legge elettorale garantisca “governabilità” e sembra suggerire un sistema maggioritario con un premio di maggioranza del 15%, ottenibile raggiungendo la soglia del 40% dei voti.

Un punto di confronto tra le forze politiche riguarda l’estensione dei poteri del Presidente della Repubblica, sebbene formalmente sia previsto di non modificarli. Fratelli d’Italia, ad esempio, ha proposto l’attribuzione dei poteri di nomina e revoca dei ministri al Premier.

Inoltre, la riforma prevede un compromesso tra FdI e la Lega per quanto riguarda lo scioglimento delle Camere. In caso di dimissioni o impedimento permanente del Premier, non si tornerà alle urne come con i sindaci delle grandi città o i presidenti di regione. La sostituzione potrà avvenire solo se votata dalla maggioranza “originale.”

Infine, resta aperta la discussione sulla legge elettorale e sulla possibilità di garantire la governabilità tramite un premio di maggioranza per la coalizione vincitrice. La decisione finale verrà presa in un secondo momento.

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