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Nuovi dettagli continuano ad emergere sull’inchiesta che ha portato all’arresto di Giovanni Toti, governatore della Liguria

Nuovi dettagli continuano ad emergere sull’inchiesta che ha portato all’arresto di Giovanni Toti, governatore della Liguria, la scorsa settimana. Toti è indagato dalla Procura di Genova per corruzione semplice continuata, corruzione aggravata dal presunto favoreggiamento della mafia e falso.

Secondo quanto emerso dalle carte dei pubblici ministeri, Toti avrebbe concesso favori ad imprenditori amici in vari settori, tra cui rifiuti, sanità, porti e grande distribuzione, in cambio di finanziamenti elettorali. Anche l’ex presidente dell’Autorità portuale e attuale AD di Iren, Paolo Emilio Signorini, e l’imprenditore portuale Aldo Spinelli sono sotto inchiesta per i presunti favoritismi ricevuti.

Anche il capo di gabinetto e braccio destro di Toti, Matteo Cozzani, è coinvolto nell’inchiesta. È accusato di corruzione aggravata, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e falso. Secondo intercettazioni della Guardia di Finanza, Cozzani avrebbe giocato un ruolo cruciale nella presunta corruzione di Esselunga a favore di Toti, in cambio di finanziamenti occulti alla lista politica del governatore.

Le carte dell’inchiesta indicano anche che Toti e Cozzani avrebbero manipolato al rialzo i dati sulla pandemia di COVID-19 al fine di ottenere un maggior numero di vaccini dalla struttura commissariale.

Il “sistema Toti”

L’ordinanza del GIP Paola Faggiani rivela la presunta esistenza di un sistema corruttivo, noto come “sistema Toti”, che coinvolgerebbe il governatore Giovanni Toti e altri soggetti legati alla politica e al mondo imprenditoriale. Secondo quanto emerso dalle indagini, Toti avrebbe utilizzato la propria funzione e i propri poteri per favorire interessi privati in cambio di finanziamenti, ripetendo il meccanismo con diversi imprenditori in diverse competizioni politiche.

L’inchiesta copre un arco temporale di circa 18 mesi e coinvolge quattro competizioni politiche, dalle elezioni amministrative di Savona e Genova alle elezioni politiche nazionali e amministrative di Ventimiglia e Sarzana. Sia Toti che altri soggetti, come i gemelli Tesa e l’imprenditore Pietro Colucci, sono indagati per presunti illeciti legati a finanziamenti elettorali e favoritismi.

Le indagini hanno evidenziato un coinvolgimento diversificato, con intercettazioni che suggeriscono operazioni illecite nel settore dei rifiuti, dell’edilizia, delle concessioni portuali e della riqualificazione urbana. Le microspie posizionate sullo yacht dell’imprenditore Aldo Spinelli hanno registrato riunioni tra Toti e altri soggetti, durante le quali sarebbero stati concordati accordi corruttivi riguardanti varie questioni, inclusa l’acquisizione di un tratto di spiaggia per la riqualificazione di una struttura turistica.

Gli inquirenti contestano a Toti di aver accettato finanziamenti da Spinelli in cambio di provvedimenti a favore dell’imprenditore. Allo stesso modo, altri imprenditori coinvolti nell’inchiesta sono stati accusati di finanziare in modo illecito le campagne elettorali di Toti e la Fondazione Change, che era sotto il suo controllo.

Affari della Sanità

È stato aperto un fascicolo riguardante presunti favori concessi dal governatore a imprenditori del settore sanitario in cambio di finanziamenti. Gli investigatori stanno esaminando i finanziamenti ricevuti dalla Fondazione Change, per un totale di oltre 40.000 euro, da entità attive nel settore sanitario convenzionato e privato, tra cui l’Iclas di Rapallo, Hc Hospital, On Health Care e la rete di poliambulatori Casa della Salute.

Inoltre, Toti e il suo vice Cozzani sono accusati dalla Procura di aver falsato i dati sui contagi da COVID-19 al fine di ottenere un maggior numero di vaccini per la Regione Liguria. Secondo le intercettazioni, Cozzani avrebbe ammesso di aver già manipolato i dati, ma Toti li avrebbe ulteriormente aumentati. Questo episodio si è verificato durante un colloquio con Maurizio Caviglia, segretario generale della Camera di Commercio di Genova, nel 2021.

Le indagini hanno anche portato alla luce una presunta frode di oltre 1,2 milioni di euro sulle forniture sanitarie durante la pandemia, in particolare per quanto riguarda le mascherine, nel contesto delle indagini sul presunto voto di scambio tra la comunità riesina e quella calabrese e la lista del presidente Toti.

Caso Esselunga

Gli atti investigativi includono un’intercettazione della Guardia di Finanza, datata 17 marzo 2022, che svela le presunte pratiche corruttive legate a Esselunga. Durante un incontro tra il governatore Toti e il dirigente della società Francesco Moncada, quest’ultimo avrebbe chiesto l’intervento di Toti e Cozzani per agevolare l’apertura di due supermercati Esselunga a Sestri Ponente e Savona. Moncada avrebbe concluso l’incontro con la frase “Siamo a sistema”, a cui Toti avrebbe risposto “Siamo allineati su tutto”. Successivamente, Moncada e Cozzani, insieme all’editore di Primocanale Maurizio Rossi, avrebbero definito un accordo per deviare parte del budget pubblicitario di Esselunga, pari a 5.000 euro, per sostenere la Lista Toti per Bucci attraverso annunci su Primocanale, durante le elezioni amministrative del 2022.

Questi sono i principali aspetti dell’indagine che ha scosso la politica e l’imprenditoria liguri. La magistratura dovrà ora collegare i vari elementi dell’inchiesta e determinare se questa situazione costituisca effettivamente un modello di gestione della Regione Liguria basato su una commistione illecita tra interessi pubblici e privati, e su accordi non dichiarati.