Il Senato degli Stati Uniti ha approvato l’accordo per l’aumento del “tetto del debito” per i prossimi due anni
2 GIUGNO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Il Senato degli Stati Uniti ha approvato l’accordo per l’aumento del “tetto del debito” per i prossimi due anni. Il voto favorevole è giunto dopo quello della Camera dei Rappresentanti e ha concluso il percorso legislativo dell’accordo al Congresso. Ora spetta al presidente Joe Biden firmare il provvedimento per renderlo legge.
Sebbene l’approvazione al Senato fosse considerata scontata dagli analisti, sussistevano dubbi sulle tempistiche della votazione. L’accordo doveva essere approvato entro il 5 giugno, la data limite indicata dalla segretaria del Tesoro, Janet Yellen, per evitare il rischio di un default, con conseguenze gravi per gli stipendi e le spese pubbliche degli Stati Uniti, nonché per i mercati finanziari.
L’accordo è stato approvato al Senato con 44 voti favorevoli dai democratici, 17 dai repubblicani e 2 indipendenti. Affinché passasse, era necessario ottenere almeno 60 voti su 100 al Senato, a maggioranza democratica.
Inizialmente erano stati presentati undici emendamenti, tutti respinti. Se anche un solo emendamento fosse stato approvato, l’accordo sarebbe dovuto tornare alla Camera, riducendo le possibilità di approvazione entro il 5 giugno.
La votazione è stata resa possibile grazie a una rara collaborazione tra democratici e repubblicani, spesso divisi su molti temi chiave. La forte divisione aveva condizionato i negoziati, ma alla fine il governo di Biden ha raggiunto un accordo con lo speaker della Camera, Kevin McCarthy, alla fine di maggio.
La parte più difficile era far approvare l’accordo alla Camera, dove i repubblicani hanno una maggioranza di nove voti, con molti esponenti appartenenti alle fazioni più radicali del partito. L’accordo è stato infine approvato a metà settimana con 314 voti favorevoli, di cui 165 dei democratici e 149 dei repubblicani.
Con la firma di Biden prevista per oggi, l’accordo diventerà legge, evitando così il rischio di default per gli Stati Uniti.
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