Il Parlamento svedese ha approvato un nuovo accordo con gli Stati Uniti che permette ai militari americani di muoversi liberamente nel paese. Con 266 voti favorevoli e 37 contrari, il Patto di cooperazione per la difesa consente alle forze armate statunitensi di utilizzare 17 basi militari in Svezia, dove potranno tenere attrezzature, armi e munizioni.
Questo accordo militare con gli Stati Uniti va oltre gli impegni della Svezia nell’ambito della NATO. La Svezia è diventata ufficialmente il trentaduesimo membro dell’alleanza atlantica il 7 marzo scorso, dopo 200 anni di non allineamento militare.
Il ministro della Difesa svedese, Pål Jonson, spera che l’accordo possa entrare in vigore entro un mese e mezzo. Secondo il governo di centrodestra, la cooperazione con Washington rafforzerà la deterrenza contro la Russia e permetterà ai soldati americani di accedere più facilmente alle armi in caso di conflitto. La Svezia ha accelerato il suo ingresso nella NATO a seguito del conflitto in Ucraina, così come la Finlandia, che ha siglato un’intesa simile con gli Stati Uniti. Accordi analoghi sono stati sottoscritti anche da Danimarca, Norvegia e Polonia.
Durante la discussione parlamentare, durata circa sei ore, i Verdi e la Sinistra si sono opposti all’accordo, sottolineando che la Svezia è l’unico paese nordico senza clausole specifiche sulle armi nucleari nel suo territorio. Il primo ministro Ulf Kristersson non ha escluso la possibilità di ospitare testate nucleari americane in caso di guerra, sollevando un dibattito sulla sovranità del paese. Tuttavia, il ministro della Difesa ha ribadito: “È chiaro che siamo un paese sovrano, nessuna nazione può costringerci ad avere armi nucleari sul nostro territorio”.