Il massacro di Erfurt è stato un massacro svoltosi nel Gutenberg Gymnasium di Erfurt (Germania) ad opera di Robert Steinhäuser
Il 26 aprile 2002 resterà una data tristemente nota nella storia di Erfurt, in Germania. Quel giorno, un ex-studente del Gutenberg Gymnasium, Robert Steinhäuser, espulso l’anno precedente per falsificazione di un certificato medico, entrò nella scuola armato di una pistola Glock 17 9mm e un fucile Mossberg 500. Il ragazzo, classe 1983, si cambiò d’abito nei bagni e si vestì come un ninja giapponese del periodo feudale.
Iniziò quindi una sparatoria che avrebbe portato alla morte di 12 docenti e un segretario scolastico. Steinhäuser mirava solo al personale scolastico, ignorando gli studenti che si trovavano nelle aule. Tuttavia, due di loro morirono accidentalmente durante la strage.
All’arrivo della polizia, Steinhäuser uccise un poliziotto e si barricò in una stanza, dove si suicidò. Il massacro di Erfurt ha lasciato una profonda cicatrice nella città tedesca e ha spinto le autorità a chiedersi come prevenire simili tragedie.
La famiglia di Steinhäuser si scusò per le azioni del giovane, ma molti si chiesero come sia possibile che il bullismo e l’emarginazione possano portare a un tale livello di violenza. Il massacro di Erfurt ha evidenziato l’importanza di prestare attenzione ai segnali di disagio psicologico degli studenti e alla necessità di intervenire tempestivamente.
Le ultime parole di Steinhäuser, “Für heute reicht’s” (È sufficiente per oggi), sono state utilizzate come titolo di un libro sulla tragedia. Il testo, scritto da Ines Geipel, si concentra principalmente sull’errore di valutazione della polizia, che decise di riprendere la scuola piano per piano, ritenendo che ci fossero due attentatori. Il massacro di Erfurt è stato una tragedia che ha scosso la Germania, ma ha anche portato a importanti riflessioni sul bullismo e la violenza nelle scuole.
Video
Una video storia raccontata dal canale YouTube Scary Monster True Crime.
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