Il leader jihadista (ex Isis, ex al qaeda) che ha preso il potere in Siria vuole sciogliere il suo gruppo e assorbire tutte le fazioni ribelli nell’esercito siriano

Ahmed al Sharaa (noto anche come Abu Mohammed al Jolani) leader di Hayat Tahrir al Sham (HTS) che ha preso il potere in Siria, vuole sciogliere il suo gruppo e di assorbire tutte le fazioni ribelli nell’esercito siriano. Questa decisione fa parte di un piano più ampio di moderazione del nuovo governo siriano

Ahmed al Sharaa, noto anche come Abu Mohammed al Jolani, leader di Hayat Tahrir al Sham (HTS), ha annunciato la volontà di sciogliere il suo gruppo e di assorbire tutte le fazioni ribelli nell’esercito siriano. Questa decisione fa parte di un piano più ampio di moderazione del nuovo governo siriano. Al Sharaa ha dichiarato che tutte le fazioni di insorti che hanno conquistato la Siria saranno sciolte e integrate nell’esercito nazionale.

Inoltre, al Sharaa ha chiesto all’Occidente di rimuovere le sanzioni internazionali contro la Siria. Questo permetterebbe ai siriani che sono fuggiti dal paese durante la dittatura di Bashar al Assad di poter tornare a casa. Le sue dichiarazioni fanno parte di un programma in cui, pur non avendo un ruolo formale nel nuovo governo siriano, al Sharaa cerca di presentarsi come un leader affidabile e moderato. La decisione di abbandonare il suo nome di battaglia è vista come un passo in questa direzione.

Lunedì, al Sharaa ha ricevuto una delegazione diplomatica britannica e per martedì sono previsti incontri con delegazioni provenienti da Francia e Germania. La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha annunciato che l’Italia avvierà comunicazioni con il nuovo governo siriano, senza però specificare quando o come. Il governo italiano si trova in una situazione delicata, poiché era stato l’unico paese del G7 a riaprire un’ambasciata nella Siria governata da Assad.

Attualmente, i governi occidentali sono interessati soprattutto alla possibilità di rimandare in Siria circa 1,3 milioni di siriani che avevano lasciato il paese durante la guerra per rifugiarsi in Europa. Altri 5 milioni di siriani circa sono scappati nei paesi vicini. Quasi tutti i paesi europei hanno interrotto le valutazioni delle richieste d’asilo fatte da siriani, in attesa di capire se la Siria tornerà a essere un luogo sicuro e se sarà possibile avviare programmi di rimpatri.

Al Sharaa ha collegato esplicitamente la possibilità del rientro dei siriani con l’eliminazione delle sanzioni. Ha sottolineato che la Siria sotto Assad era quasi completamente isolata dal sistema economico occidentale, il che ha contribuito a una crisi profonda che ora il nuovo governo deve cercare di risolvere. Se i paesi occidentali elimineranno le sanzioni e riprenderanno i commerci, secondo al Sharaa, la Siria potrebbe riprendersi e sarà più facile per i siriani tornare dall’estero.

Durante un incontro con i rappresentanti della comunità drusa, al Sharaa ha rassicurato le varie comunità siriane sul loro futuro. Ha affermato: “Tutte le fazioni saranno sciolte e i combattenti si uniranno al ministero della Difesa, e tutti saranno soggetti alla legge”. Non è chiaro come avverrà questo passaggio, ma sembra indicare la volontà di al Sharaa di non usare la propria milizia per dominare la Siria, ma piuttosto di integrarla in un sistema istituzionale più solido.

Queste dichiarazioni si inseriscono nel processo di istituzionalizzazione di HTS e dello stesso al Sharaa, il quale ha detto: “Dobbiamo avere la mentalità dello stato, non la mentalità dell’opposizione”. Questo indica che ora che hanno conquistato la Siria, i gruppi armati devono cominciare a governarla.

Con i diplomatici britannici, al Sharaa ha discusso della necessità di ristabilire le relazioni diplomatiche della Siria con il resto del mondo. La maggior parte dei paesi occidentali e arabi aveva interrotto queste relazioni a causa delle violenze e dei crimini del regime di Assad. Formalmente, i governi occidentali continuano a considerare HTS un gruppo terroristico, ma molti stanno discutendo della possibilità di rimuovere questa definizione.