Notizia dell’ultima ora: Il governo vuole introdurre un nuovo reato per punire coloro che pubblicano video sui social che esaltano condotte illegali o istigano alla violenza
20 GIUGNO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Il governo di Giorgia Meloni sta considerando l’introduzione di un nuovo reato per punire coloro che, maggiorenni o meno, pubblicano video sui social media che esaltano condotte illegali o istigano alla violenza, guadagnando attraverso le piattaforme digitali. Questa misura è stata proposta per evitare tragedie come quella accaduta di recente a Casal Palocco, a Roma, in cui è morto il piccolo Manuel.
Il disegno di legge “anti-baby gang”, promosso dalla Lega di Matteo Salvini, è già in fase di discussione presso la Commissione Giustizia al Senato. Secondo il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, questo provvedimento sarà parte integrante della “Fase 2” della sua riforma, che si auspica possa essere approvata entro la fine dell’anno.
Il sottosegretario leghista Andrea Ostellari spiega che il contrasto alla produzione e diffusione di video che esaltano condotte illegali è uno degli elementi principali del disegno di legge. Il testo è stato pensato per affrontare un fenomeno emergente che coinvolge minorenni che istigano alla violenza o commettono reati attraverso i canali digitali.
Alla luce della recente tragedia di Casal Palocco e delle sfide estreme pubblicate online per ottenere consensi senza considerare i rischi, ora si sta valutando l’estensione del reato previsto per i minori a tutte le condotte illegali celebrate attraverso l’uso dei social media, anche se compiute da persone adulte che si presumerebbe abbiano una maggiore maturità.
Non si può escludere la possibilità di un intervento che modifichi l’articolo 414 del codice penale, introducendo una nuova fattispecie di reato riguardante l’istigazione a delinquere e l’apologia tramite strumenti digitali. Ciò comporterebbe pene da uno a cinque anni sia per maggiorenni che per minorenni. L’obiettivo di questa misura è evitare l’effetto di “moda” generato da coloro che compiono gesti irresponsabili sul web, conclude Ostellari.
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