Il governo Meloni vuole cancellare le sanzioni per i truffatori del reddito di cittadinanza?

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Il governo Meloni vuole cancellare le sanzioni per i truffatori del reddito di cittadinanza?
27 FEBBRAIO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – Il governo Meloni ha deciso di non abolire il reddito di cittadinanza, ma ha cancellato l’articolo della legge che prevedeva sanzioni severe per i truffatori dello Stato. Il Partito Democratico ha presentato un’interpellanza urgente sulla questione, accusando il governo di aver condonato i reati collegati alle truffe. L’articolo 7 del decreto legge con cui il governo Conte introdusse la misura è stato cancellato, comprese le sanzioni previste ai commi uno e due. Questo ha un effetto retroattivo e cancella le sanzioni per coloro che hanno fatto dichiarazioni mendaci, utilizzato documenti falsi o omesso informazioni dovute per ottenere il reddito di cittadinanza. La decisione del governo Meloni potrebbe essere ancora corretta prima che l’articolo venga abrogato nel 2024.

Al comma 318 articolo 1 della legge di Bilancio si legge:
318. A decorrere dal 1° gennaio 2024 gli articoli da 1 a 13 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, sono abrogati.

Nello specifico si fa riferimento al decreto legge con cui il governo gialloverde (il Conte uno) introdusse la misura, cancellando gli articoli dall’uno al tredici.

Compreso l’articolo 7, che prevede tutta una serie di sanzioni e recita:
1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, al fine di ottenere indebitamente il beneficio di cui all’articolo 3, rende o utilizza dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero omette informazioni dovute, è punito con la reclusione da due a sei anni.2. L’omessa comunicazione delle variazioni del reddito o del patrimonio, anche se provenienti da attività irregolari, nonché di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio entro i termini di cui all’articolo 3, commi 8, ultimo periodo, 9 e 11, è punita con la reclusione da uno a tre anni.
Queste e altre regole inerenti alle sanzioni saranno così cancellate dal governo Meloni, avendo anche un effetto retroattivo secondo i dem. Utilizziamo il plurale perché, di fatto, la regola entrerà in vigore nel 2024. Insomma, l’esecutivo ha tutto il tempo di correggerla. Se ne ha intenzione.

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