Il governo Meloni continua a cedere aziende strategiche ai fondi statunitensi, con la recente vendita del 25% di Enilive a KKR per quasi 3 miliardi di euro. L’accordo prevede un aumento di capitale di 500 milioni di euro e l’acquisto di azioni per 2,438 miliardi, con l’obiettivo di sviluppare servizi energetici decarbonizzati.
Enilive, controllata da Eni, si occupa di biorefinazione e mobilità sostenibile. L’amministratore delegato Claudio Descalzi ha sottolineato che l’operazione rappresenta un passo importante nella strategia di transizione energetica dell’azienda. Questa cessione segue quella della rete di TIM al fondo KKR e riflette una tendenza del governo italiano nella gestione degli asset pubblici.