Il governo italiano ha siglato un “piano triennale” di cooperazione con la Cina

Il governo italiano, guidato dalla premier Giorgia Meloni, ha siglato un “piano triennale di azione” con la Cina per sperimentare nuove forme di cooperazione durante la sua prima visita ufficiale nel Paese asiatico

Il governo italiano ha siglato un piano triennale di cooperazione con la Cina

Il governo italiano, guidato dalla premier Giorgia Meloni, ha siglato un “piano triennale di azione” con la Cina per sperimentare nuove forme di cooperazione durante la sua prima visita ufficiale nel Paese asiatico. Obiettivo chiave dell’accordo è il memorandum sulla collaborazione industriale tra il ministero delle Imprese italiano e il dicastero della Tecnologia cinese.

Al business forum Italia-Cina sono state firmate sei intese in diversi settori strategici, tra cui auto elettriche, energie rinnovabili, industria, intelligenza artificiale, sicurezza alimentare e istruzione. L’accordo definisce meccanismi per rafforzare la collaborazione bilaterale, riaffermando principi fondamentali come l’importanza di mantenere relazioni commerciali equilibrate e reciprocamente vantaggiose, assicurando parità di condizioni per le aziende e favorendo la concorrenza leale e il libero commercio.

Centrale nell’intesa è il capitolo sulla mobilità elettrica e le energie rinnovabili, settori in cui la Cina detiene una leadership tecnologica mondiale. L’accordo prevede scambi di visite, maggiore condivisione di informazioni sulle rispettive politiche, regolamenti e standard tecnici, organizzazione di conferenze congiunte e reciproco sostegno alle aziende.

Sono stati inoltre firmati un Protocollo d’intesa sulle Indicazioni Geografiche dei prodotti agricoli e alimentari, un Protocollo sulla regolamentazione del mercato e la lotta alla contraffazione, un Piano d’azione sulla sicurezza alimentare, un accordo sulla formazione e mobilità accademica e un memorandum per la collaborazione in materia di protezione ambientale e sviluppo sostenibile.

La visita di Meloni a Pechino è la prima di un premier italiano dalla primavera del 2019, quando Giuseppe Conte partecipò a un forum internazionale sulla “Via della Seta”. Lo scorso dicembre, l’esecutivo Meloni ha scelto di uscire dall’accordo sulla Via della Seta, con l’obiettivo di riallinearsi organicamente con il blocco occidentale. Ripristinare i rapporti bilaterali con la Cina nei settori di comune interesse era una mossa sostanzialmente obbligata per il governo italiano, considerando che la Cina è il secondo partner commerciale extra-europeo dopo gli USA.

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