La Squadra di polizia giudiziaria della Sezione Polizia stradale di Cosenza ha eseguito un decreto di sequestro preventivo riguardante i rilevatori di velocità T-EXSPEED v 2.0. Questi dispositivi sono stati trovati privi di omologazione e senza il prototipo del sistema di rilevamento
La Squadra di polizia giudiziaria della Sezione Polizia stradale di Cosenza, dopo un’indagine complessa delegata dalla procura, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip di Cosenza riguardante i rilevatori di velocità T-EXSPEED v 2.0. Questi dispositivi, utilizzati per misurare la velocità media e puntuale, sono stati trovati privi di omologazione e senza il prototipo del sistema di rilevamento, elementi necessari per la legittimità delle violazioni rilevate.
L’indagine, partita da Cosenza, si è estesa a livello nazionale, coinvolgendo comuni come Venezia, Vicenza, Modena, Reggio Emilia, Pomarico, Cerignola, Pianezza, Piadena, Formigine, Arcola, Carlentini e San Martino in Pensiliis. Gli autovelox sequestrati sono stati disattivati.
Gli accertamenti della Polstrada hanno rivelato che i dispositivi, di proprietà di società private e noleggiati agli enti locali, non solo non erano omologati, ma il prototipo depositato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti differiva dalla versione fornita successivamente ai Comuni. Questa situazione potrebbe portare a un danno erariale, poiché spesso i giudici, in caso di ricorso, annullano i verbali e ordinano il risarcimento delle spese agli utenti.
La Cassazione, con la sentenza n. 25544/2023, ha evidenziato la differenza tra approvazione e omologazione dei dispositivi, stabilendo che l’omologazione richiede un controllo tecnico più accurato per verificare l’assenza di errori nelle rilevazioni.
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