Il governo italiano ha approvato un emendamento al disegno di legge sulla sicurezza che rende illegale la cannabis light Il provvedimento prevede il divieto di importazione, cessione e vendita degli estratti di canapa
Il governo italiano ha approvato un emendamento al disegno di legge sulla sicurezza che rende illegale la cannabis light, definita come quella con un contenuto di THC inferiore allo 0,6%. Con questa modifica, la cannabis light viene equiparata a quella con un contenuto maggiore di THC, e il provvedimento prevede il divieto di importazione, cessione e vendita degli estratti di canapa, con sanzioni per chi viola la norma.
L’opposizione ha reagito con forza, sostenendo che il divieto avrà un impatto negativo su oltre 10.000 lavoratori del settore. Il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ha criticato la “furia proibizionista” del governo, affermando che il settore vale 500 milioni di euro e che il divieto danneggerà la filiera italiana. Anche le associazioni agricole come Cia e Coldiretti hanno espresso preoccupazione, sottolineando che vietare la raccolta e l’essicazione dell’infiorescenza di canapa rischia di compromettere un intero settore agricolo.
Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, ha difeso la decisione, affermando che chi sostiene la cannabis light promuove attività pericolose. Tuttavia, non è passato un emendamento della Lega che voleva vietare l’uso dell’immagine della pianta di canapa per scopi pubblicitari.
L’opposizione, in particolare il Movimento 5 Stelle, ha criticato le modalità di discussione degli emendamenti, definendo il ddl sicurezza come un insieme di “norme repressive e liberticide” approvate “con il favore delle tenebre”. Tra le altre misure, è stata approvata la possibilità per le forze di polizia di indossare videocamere per una maggiore tutela degli agenti. Sono stati invece ritirati emendamenti sulla castrazione chimica per gli stupratori e sul reato di integralismo islamico.
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