Il governo Conte ha firmato la riforma del Mes contro il volere del Parlamento? Sì e no

È vero che il governo Conte ha firmato la riforma del Mes contro il volere del Parlamento? In parte sì, in parte no.

Il governo Conte ha firmato la riforma del Mes contro il volere del Parlamento? Sì e no
Il 13 dicembre la premier Meloni ha replicato in Senato agli interventi di alcuni parlamentari sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre. Tra le altre cose Meloni ha accusato il secondo governo Conte di aver firmato la riforma del trattato con cui è stato istituito il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) a gennaio 2021, da “dimissionato” e “contro il parere del Parlamento”.

Durante la sua accusa, la premier ha mostrato in Senato un foglio, dicendo che era un “bel fax” con cui Di Maio aveva scritto a Massari di firmare l’accordo sulla riforma. Come ha scoperto Il Foglio, sul foglio era indicata come data di invio il 20 gennaio 2021, quindi 6 giorni prima delle dimissioni di Conte.

Qual è la verità?
La riforma del Mes è stata approvata dal Parlamento italiano il 9 dicembre 2020, con una risoluzione presentata dai partiti di maggioranza che impegnava il governo Conte a “finalizzare l’accordo politico raggiunto all’Eurogruppo e all’ordine del giorno dell’Euro Summit sulla riforma del trattato del Mes”. Tuttavia, la firma della riforma è avvenuta il 27 gennaio 2021, quando il governo Conte era già dimissionario da un giorno.

In altre parole, la firma della riforma è stata apposta dopo che il Parlamento aveva espresso il proprio parere, ma quando il governo che aveva ricevuto quel parere non era più in carica. Ciò significa che, formalmente, la firma della riforma è avvenuta contro il parere del Parlamento, dal momento che il governo che l’ha apposta non era più legittimato a farlo. Tuttavia, la decisione di firmare la riforma era stata presa nei due mesi precedenti, e il Parlamento aveva dato il suo mandato al governo Conte per procedere in tal senso.

In definitiva, è vero che la firma della riforma è avvenuta contro il parere del Parlamento, ma è anche vero che la decisione di firmare era stata presa con il consenso del Parlamento.

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