Sale da 800 a 1.000 euro il tetto delle detrazioni per le spese sostenute per frequentare le scuole paritarie. Questo cambiamento è stato introdotto da un emendamento alla manovra di bilancio. La richiesta di aumentare le detrazioni è stata avanzata dal partito Noi Moderati, mentre il Movimento 5 Stelle ha criticato la misura
Il governo ha deciso di aumentare le detrazioni fiscali per le spese sostenute dalle famiglie che iscrivono i propri figli alle scuole paritarie. Secondo un emendamento alla manovra finanziaria, il tetto delle detrazioni passerà da 800 a 1.000 euro all’anno. Questo provvedimento è stato richiesto da Noi Moderati, un partito della maggioranza, ma ha suscitato critiche da parte del Movimento 5 Stelle, che lo considera “un privilegio destinato a chi già può permettersi di pagare le rette per l’istruzione privata”.
Inoltre, il contributo statale per le scuole paritarie sarà incrementato di 50 milioni di euro per l’anno 2025 e di ulteriori 10 milioni di euro all’anno a partire dal 2026. Questo aumento dei fondi è stato previsto nella bozza degli emendamenti presentati dal governo.
Le tariffe autostradali relative alle concessioni che non hanno presentato gli aggiornamenti dei piani economico-finanziari per l’anno 2025 subiranno un incremento dell’1,8%. Questo aumento corrisponde all’indice di inflazione programmato per il 2025, come stabilito in un altro emendamento alla manovra presentato dai relatori.
L’emendamento che aumenta le detrazioni per le scuole paritarie è stato depositato nella tarda serata del 14 dicembre e sarà esaminato dalla Commissione Bilancio della Camera. Le opposizioni hanno già manifestato il loro dissenso riguardo a questa misura, sottolineando che essa potrebbe danneggiare ulteriormente il sistema scolastico pubblico, già in difficoltà.