Il Consiglio regionale della Lombardia ha votato una mozione per il pignoramento dello stipendio di Ilaria Salis

Il Consiglio regionale della Lombardia ha votato una mozione per il pignoramento dello stipendio di Ilaria Salis a causa di una presunta occupazione di un appartamento gestito dall’Aler, l’ente delle case popolari di Milano

Il Consiglio regionale della Lombardia ha votato una mozione per il pignoramento dello stipendio di Ilaria Salis

Il Consiglio regionale della Lombardia ha votato una mozione per il pignoramento dello stipendio di Ilaria Salis, recentemente eletta eurodeputata per Alleanza Verdi Sinistra, a causa di una presunta occupazione di un appartamento gestito dall’Aler, l’ente delle case popolari di Milano. La mozione è stata presentata da Marcello Ventura di Fratelli d’Italia, trovando sostegno prevalente dal centrodestra durante l’assemblea regionale.

La discussione in aula è stata animata, con la seduta sospesa temporaneamente a causa delle tensioni. Il dibattito ha visto interventi appassionati e manifestazioni come cartelli esposti da alcuni consiglieri, tra cui Alessandro Corbetta della Lega, che esibiva uno con scritto “Salis paga l’affitto”. Questo episodio rappresenta la prima controversia significativa per Ilaria Salis dopo la sua elezione, avvenuta poco dopo il rilascio dalla detenzione domiciliare a Budapest.

Che cosa si chiede

Marcello Ventura di Fratelli d’Italia ha dichiarato che Ilaria Salis, eurodeputata eletta, avrebbe occupato abusivamente un alloggio pubblico a Milano senza regolare pagamento dell’affitto. Secondo Ventura, Aler ha confermato tramite i suoi legali che Salis non ha rispettato gli obblighi di pagamento e non ha fornito giustificazioni valide per la morosità nonostante i solleciti dell’ente.

Il Consiglio regionale della Lombardia ha pertanto approvato una mozione il 26 giugno, con l’obiettivo di impegnare la Giunta a sollecitare Aler a intraprendere azioni legali per recuperare il credito nei confronti di Ilaria Salis, incluso il possibile pignoramento dei suoi conti correnti. La mozione include anche la richiesta di presentare un’istanza al giudice competente per avviare il pignoramento dei conti correnti dell’eurodeputata fino al completo pagamento del debito, che secondo documenti di Aler ammonta a 90.129,94 euro al 13 maggio.

La replica della difesa

L’avvocato Eugenio Losco, rappresentante di Ilaria Salis, ha risposto alle accuse avanzate riguardo alla presunta occupazione abusiva di un alloggio pubblico gestito da Aler a Milano. Losco ha dichiarato di non aver ancora letto la mozione approvata dal Consiglio regionale della Lombardia e ha respinto le affermazioni sulla presenza di un debito nei confronti di Aler, sostenendo che la sua cliente non ha mai ricevuto una notifica di pagamento ufficiale.

Successivamente, dopo aver esaminato la documentazione fornita dalla Regione, Losco ha sollevato dubbi sulla validità dell’intimazione di pagamento del gennaio 2009 e ha messo in discussione il calcolo del debito, chiedendo anche di valutare la possibilità che sia intervenuta la prescrizione.

In merito alla situazione, Ilaria Salis ha ricostruito di essere stata trovata nell’alloggio da un ispettore nel 2008, senza ulteriori verifiche della sua presenza nei quindici anni successivi. Il consigliere regionale Onorio Rosati di Avs ha criticato quanto definito “dossieraggio” da parte di Aler.

Da Bruxelles, Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, ha commentato la situazione definendola una politica dell’accanimento nei confronti di Salis, membro del gruppo parlamentare The Left. Salis ha difeso il suo impegno per il diritto alla casa, sottolineando la necessità di risolvere il problema delle case popolari vacanti a Milano.

Nel frattempo, in Ungheria, il tribunale regionale di Budapest ha chiesto al Parlamento europeo di revocare l’immunità parlamentare di Salis, il che ha sollevato un dibattito sulla presunzione di innocenza e i diritti fondamentali. Salis ha espresso fiducia nel Parlamento europeo affinché difenda questi principi.

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