Il CERN ha deciso di espellere centinaia di scienziati russi entro il 30 novembre 2024, a causa della loro affiliazione con istituti russi e in risposta all’invasione dell’Ucraina. Questa decisione, presa dal Consiglio del CERN, interrompe la cooperazione con la Russia e la Bielorussia. Gli scienziati espulsi non potranno più lavorare presso il laboratorio, il quale perderà anche un contributo finanziario significativo da parte della Russia, che rappresentava il 4,5% dei fondi per la ricerca. La decisione ha suscitato critiche, poiché potrebbe avvantaggiare il Cremlino, costringendo gli scienziati a tornare in Russia e potenzialmente a lavorare per il governo russo.