È stato aperto un nuovo processo riguardante il depistaggio delle indagini sulla strage di Via D’Amelio, in cui morì il giudice Paolo Borsellino. Quattro poliziotti sono imputati per aver mentito sulle dichiarazioni di un falso pentito. Inoltre, il giudice ha citato la presidenza del Consiglio e il ministero dell’Interno come responsabili civili per i depistaggi. La Procura sostiene che le istituzioni non abbiano vigilato adeguatamente sui comportamenti degli agenti coinvolti. Questo processo si inserisce in un lungo iter giudiziario che dura da 32 anni.