Il cannabidiolo (CBD) inserito tra i medicinali con sostanze stupefacenti

Il Ministero della Salute ha classificato il cannabidiolo (CBD) tra i medicinali con sostanze stupefacenti, richiedendo specifici controlli e prescrizioni per il suo uso terapeutico

Il cannabidiolo (CBD) inserito tra i medicinali con sostanze stupefacenti
Il Ministero della Salute ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale un decreto che aggiorna le tabelle contenenti l’indicazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope. In particolare, il decreto prevede l’inserimento del cannabidiolo (CBD) nella Tabella dei medicinali – sezione B, relativa alle composizioni per somministrazione ad uso orale ottenute da estratti di Cannabis. Questo provvedimento è stato adottato ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 309/1990 e successive modifiche e integrazioni, che regolamentano la classificazione e il controllo delle sostanze stupefacenti e psicotrope. L’inserimento del cannabidiolo tra i medicinali con sostanze stupefacenti segna un aggiornamento della normativa in materia, riconoscendo il CBD come una sostanza da sottoporre a specifici controlli e prescrizioni per il suo utilizzo terapeutico.