Un ragazzo romano di 20 anni è stato condannato a 2 anni di carcere per aver fatto prostituire alcune sue compagne di classe
Un ragazzo romano di 20 anni, Edoardo B., è stato condannato a 2 anni di carcere per aver fatto prostituire alcune sue compagne di classe. Le ragazze, tutte giovanissime, tra i 18 e i 20 anni, provenienti da famiglie facoltose della Roma bene, avevano deciso di prostituirsi per comprare accessori di lusso, come borsette griffate, scarpe di marca, abbigliamento delle più blasonate maison e cellulari di ultima generazione.
Il giro d’affari era stato organizzato clandestinamente con l’aiuto di Edoardo, ex compagno di classe e fidanzato di una delle ragazze. Lui si occupava delle amicizie e della pubblicità nei posti giusti per attirare una clientela selezionata, mentre le ragazze si mettevano a disposizione per gli incontri. La clientela era composta da professionisti, imprenditori e membri della malavita.
L’amico “manager” delle ragazze, nonostante non svolgesse il ruolo tradizionale di protettore, veniva comunque accusato di sfruttamento della prostituzione, poiché incassava la metà dei soldi guadagnati dalle ragazze.
Il giro d’affari funzionava bene, ma tutto è venuto alla luce quando gli investigatori, sulle tracce di un narcos albanese, hanno scoperto il giro delle baby escort. Le ragazze avevano scattato alcune foto in intimo senza mostrare il volto, che venivano poi caricate dal manager su diversi siti. La condanna di Edoardo è stata ottenuta grazie anche alla testimonianza di una delle ragazze, Paola (nome di fantasia), che ha raccontato come Edoardo le avesse proposto di entrare nel giro della prostituzione.
Nonostante le ragazze fossero consenzienti, favorire la prostituzione è comunque un reato. Il giro di baby escort è stato smantellato e Edoardo è stato condannato per il suo coinvolgimento nell’organizzazione illecita.
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