I pm di Firenze sulle stragi del 1993: “Cosa Nostra voleva favorire Berlusconi”

Notizia dell’ultima ora: I pm di Firenze sulle stragi del 1993: “Cosa Nostra voleva favorire Berlusconi”


13 LUGLIO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – Gli investigatori del Centro operativo della Dia di Firenze e Milano si sono presentati ieri a casa di Marcello Dell’Utri ed hanno eseguito un decreto di perquisizione. L’ex senatore, già condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, è al centro di un’inchiesta condotta dalla procura antimafia di Firenze sugli attentati del 1993 a Roma, Milano e Firenze. Secondo i magistrati, Dell’Utri sarebbe stato coinvolto in concorso con i boss di Cosa Nostra, Filippo e Giuseppe Graviano, nell’organizzazione e nell’attuazione di una campagna stragista al fine di favorire l’affermazione del progetto politico di Silvio Berlusconi e Dell’Utri.

Nell’inchiesta sono stati ricostruiti due canali di comunicazione tra Cosa Nostra e l’ex senatore. Il primo canale era gestito da Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca, che si avvalevano dell’aiuto di Vittorio Mangano. Questo canale era diretto verso Dell’Utri, con l’obiettivo di coltivare il rapporto in relazione alla campagna di stragi. Il secondo canale era gestito dai fratelli Graviano, in particolare da Giuseppe Graviano, che aveva rapporti diretti non solo con Dell’Utri, ma anche con Berlusconi.

L’inchiesta si focalizza anche sui flussi di denaro versati da Berlusconi alla famiglia Dell’Utri nel corso degli anni. Gli inquirenti ritengono che tali erogazioni costituiscano una contropartita per le condanne subite da Dell’Utri e per il suo silenzio nei processi penali. Inoltre, in alcune conversazioni intercettate emerge la necessità di ricattare Berlusconi. Miranda Ratti, moglie di Dell’Utri, è indagata per trasferimento fraudolento di valori in relazione a elargizioni di denaro che superano il mezzo milione di euro.

Un colloquio tra l’ex vice ministro Gianfranco Micciché e Dell’Utri rivela che Berlusconi avrebbe affermato di aver bisogno di un Presidente della Repubblica che conceda la grazia a Marcello. Durante la conversazione, emerge anche che Berlusconi avrebbe detto a Matteo Renzi che Marcello è in galera per colpa sua.

Dell’Utri è stato notificato un avviso di garanzia e gli inquirenti hanno fissato per martedì 18 luglio il suo interrogatorio a Firenze.

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