I Patrioti per l’Europa sono stati privati dei principali incarichi parlamentari rimasti

Il Parlamento europeo ha negato ai Patrioti per l’Europa, il gruppo di destra guidato da Viktor Orbán, la partecipazione ai principali incarichi parlamentari rimasti

I Patrioti per l'Europa sono stati privati dei principali incarichi parlamentari rimasti

Il Parlamento europeo ha negato ai Patrioti per l’Europa, il gruppo di destra guidato da Viktor Orbán, la partecipazione ai principali incarichi parlamentari rimasti. Le commissioni, che svolgono un ruolo fondamentale nel processo legislativo, hanno eletto i loro presidenti e vicepresidenti, escludendo i candidati dei Patrioti attraverso un “cordone sanitario” da parte dei gruppi pro-Ue.

Storicamente, questa pratica ha impedito agli eurodeputati di partiti di destra come il Rassemblement national di Marine Le Pen, il Fidesz di Viktor Orbán e la Lega di Matteo Salvini di ricoprire ruoli di potere significativi in Parlamento. Nonostante le rivendicazioni dei Patrioti basate sulle regole proporzionali, i loro candidati sono stati sconfitti nelle votazioni in commissione.

Roman Haider del Partito della Libertà austriaco, candidato dei Patrioti alla presidenza della commissione Trasporti e turismo, ha perso contro la candidata del PPE Elissavet Vozemberg-Vrionidi. Haider ha accusato la maggioranza di negare i diritti democratici, aggiungendo: “Ogni cattiva azione provoca un karma negativo e sono sicuro che vi perseguiterà per i prossimi cinque anni.”

Nella commissione Cultura, i Patrioti hanno proposto Malika Sorel, presentata come un’intellettuale francese di origine algerina insignita della Legion d’onore. Nonostante l’invito a rispettare una ripartizione proporzionale, la maggioranza ha votato per la candidata dei Verdi tedeschi Nela Riehl.

Jorge Buxadé del partito spagnolo Vox, candidato dei Patrioti alla vicepresidenza della commissione Ambiente, ha perso contro il candidato del PPE di Tisza, il principale partito rivale di Orbán in Ungheria. Buxadé ha espresso il suo sdegno, dichiarando di essere onorato di non essere stato eletto da un Parlamento che non rispetta la libertà di opinione.

Fabrice Leggeri, ex direttore esecutivo di Frontex ed eurodeputato dei Patrioti, ha affermato che quanto accaduto dimostra che “lo spirito della democrazia non è presente in tutti i gruppi politici del nostro Parlamento europeo.” Ha dichiarato: “Vogliamo stare al gioco della democrazia, siamo stati eletti da più di 20 milioni di persone in tutta l’Unione europea e quindi abbiamo la legittimità di esprimere i loro desideri.”

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