Secondo il bollettino del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali, ad agosto le imprese cercano 315 mila dipendenti, il 7,5% in più rispetto all’anno scorso. Tuttavia, nella metà dei casi faticano a trovare i lavoratori necessari, a causa dell’assenza di candidati e della loro preparazione inadeguata.
Le figure professionali più richieste ma difficili da reperire sono gli ingegneri, gli insegnanti di scuola primaria e pre-primaria, le professioni tecniche nel campo ingegneristico e i tecnici della salute. Inoltre, si registra una forte domanda per estetisti, addetti della ristorazione, operai specializzati nelle rifiniture delle costruzioni, fonditori, saldatori, lattonieri, calderai e montatori di carpenteria metallica.
Le opportunità di lavoro arrivano soprattutto dai settori del turismo, del commercio, delle costruzioni e delle industrie alimentari, di bevande e di tabacco. Secondo il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, questa situazione è causata da un disallineamento tra percorsi formativi e bisogni del sistema produttivo. Per risolverla, è necessario agire sulla formazione e l’informazione dei giovani, affinché sappiano dove è più facile che verranno soddisfatte le loro aspirazioni.
Il problema della denatalità e la necessità di programmazione dei flussi migratori nel breve periodo possono aiutare a colmare questo divario. Le imprese sono alla ricerca di lavoratori immigrati per coprire il 21,8% dei contratti programmati nel mese di agosto, soprattutto nei servizi a imprese e persone, nel trasporto, nella logistica, nel magazzinaggio, nella metallurgia, nell’alimentare e nella ristorazione.