La spesa destinata ai figli rappresenta una parte significativa del bilancio familiare italiano, con una media del 34% della spesa mensile complessiva. Secondo il Report FragilItalia “Il costo dei figli” elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos, per un terzo delle famiglie questa percentuale può salire tra il 40% e il 70%. Questi costi includono vestiti, libri scolastici, attività sportive, trasporti e svago.
La ricerca evidenzia che molte famiglie devono fare sacrifici significativi per sostenere queste spese: sei genitori su dieci rinunciano ad acquisti personali, ristoranti e vacanze. Il 47% dei figli maggiorenni è completamente a carico dei genitori, mentre il 29% contribuisce attivamente al bilancio familiare lavorando. Nonostante lavorino, il 24% dei figli maggiorenni continua a vivere con la famiglia, segnale delle difficoltà dei giovani nel sostenere il costo di una locazione o di un acquisto immobiliare autonomo.
Le voci di spesa che incidono maggiormente sul budget familiare includono abbigliamento (63%), libri scolastici (51%), attività sportive (48%), pasti fuori casa (46%) e spese mediche, svago e mobilità (45% ciascuna). Quattro famiglie su dieci segnalano anche spese per istruzione come rette scolastiche, universitarie e asilo.
I figli spesso devono fare sacrifici quando le famiglie sono costrette a tagliare le spese: il 37% ha dovuto rinunciare a vestiti, scarpe o smartphone nuovi, il 30% a uscite con gli amici e il 25% a viaggi di studio all’estero o iscrizioni a corsi desiderati. Le rinunce sono più comuni tra i figli dei genitori under 30, quelli residenti nelle isole e appartenenti al ceto popolare.