Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato all’AFP che il movimento islamista ha accettato di negoziare il rilascio degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi senza richiedere un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza
Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato all’AFP che il movimento islamista ha accettato di negoziare il rilascio degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi senza richiedere un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza. Hamas inizialmente aveva chiesto un cessate il fuoco completo e permanente come condizione per negoziare, ma i mediatori si sono impegnati a mantenere il cessate il fuoco durante i negoziati.
Hamas ha comunicato ai mediatori la necessità di tre fasi: l’ingresso a Gaza di 400 camion di aiuti al giorno, il ritiro dell’esercito israeliano dal “corridoio di Filadelfia e dal valico di Rafah” tra Gaza e l’Egitto, e una fase finale con il ritiro completo dal territorio palestinese.
Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che la responsabilità ora ricade su Israele per raggiungere un accordo, stimando che le discussioni potrebbero durare “due o tre settimane” se Israele non blocca i negoziati come in passato.
Mercoledì, Hamas ha presentato nuove proposte per porre fine alla guerra, avviando una nuova fase diplomatica. Gli inviati israeliani torneranno a Doha nei prossimi giorni per colloqui con i mediatori del Qatar. Secondo l’egiziano Al-Qahera News, i colloqui sono iniziati in Egitto, anche se non è stata fissata una data per la visita di una delegazione di Hamas in Egitto. Anche la Turchia sta svolgendo un ruolo attivo, con una delegazione di alto livello che ha visitato il paese per colloqui la scorsa settimana.