FonteUfficiale.it “ Giulio Giaccio venne sciolto nell’acido per un errore di persona. I killer hanno offerto un risarcimento ma la famiglia ha rifiutato „

Notizia dell’ultima ora: Giulio Giaccio venne sciolto nell’acido per un errore di persona. I killer hanno offerto un risarcimento ma la famiglia ha rifiutato

20 APRILE 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Nel 2000, Giulio Giaccio, un operaio di 26 anni, scomparve dopo essere stato sequestrato da uomini travestiti da agenti di polizia. Si scoprì in seguito che era stato assassinato dal clan camorristico Polverino, che lo aveva scambiato per un’altra persona. Tra gli imputati per l’omicidio c’erano Salvatore Cammarota e Carlo Nappi, già detenuti per reati di camorra. I due imputati hanno offerto alla famiglia di Giaccio, che si era costituita parte civile nel processo, un risarcimento composto da assegni da 10mila euro ciascuno e immobili a Napoli per un valore di 120mila euro, inclusa una proprietà al centro di una controversia con il comune per una questione di condono. La famiglia ha rifiutato l’offerta, sostenendo che si affida esclusivamente alle determinazioni dell’autorità giudiziaria. Il clan Polverino, nato negli anni Novanta come costola del potente clan Nuvoletta, aveva filiali criminali in Spagna e Marocco ed era molto influente nell’hinterland napoletano. Giulio Giaccio fu assassinato a causa di un errore del cosiddetto “specchiettista”, la persona incaricata di indicare ai finti poliziotti l’uomo da prelevare. Secondo il racconto dei collaboratori di giustizia, fu ucciso con un colpo di pistola alla testa, dopo aver continuato a negare di chiamarsi Salvatore e di avere legami con la criminalità organizzata.