Dall’indagine condotta dall’Associazione Nazionale DiTe (Dipendenze tecnologiche, gap e cyberbullismo) in collaborazione con Skuola.net emerge che “il 26,8% dei giovani non ha legami significativi coltivati regolarmente al di fuori delle piattaforme digitali” e “il 14,4% spesso o sempre fatica a incontrare i propri amici dal vivo”
Un’indagine condotta dall’Associazione Nazionale DiTe (Dipendenze tecnologiche, gap e cyberbullismo) in collaborazione con Skuola.net, pubblicata in occasione della Giornata nazionale contro le dipendenze tecnologiche, fotografa una realtà preoccupante per i giovani italiani: l’isolamento sociale, l’influenza dei social media e la difficoltà di immaginare il futuro sono problematiche in crescita. Lo studio ha coinvolto un campione di 2.510 ragazzi e ragazze italiani tra i 10 e i 24 anni.
Sempre più isolati e incapaci di relazionarsi di persona
Dall’indagine emerge che “il 26,8% dei giovani non ha legami significativi coltivati regolarmente al di fuori delle piattaforme digitali” e “il 14,4% spesso o sempre fatica a incontrare i propri amici dal vivo”.
“Questi dati – spiega Giuseppe Lavenia, psicologo, psicoterapeuta e Presidente dell’Associazione DiTe – ci restituiscono il ritratto di una generazione consapevole dell’importanza delle relazioni autentiche e delle buone abitudini, ma al tempo stesso immersa in una realtà che amplifica insicurezze e solitudini”.
L’impatto dei social media
I social media giocano un ruolo chiave in questa situazione:
“Il 49,3% dei giovani si sente influenzato da ciò che vede sui social media”.
“Il 34,2% si sente spesso triste o insoddisfatto dopo un uso prolungato delle piattaforme”.
“Il 36% lega il rapporto con il proprio corpo ai modelli proposti dai social”.
Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, commenta: “Qui sta la chiave dell’apparente contrasto tra la ricerca del benessere fisico e il malessere mentale: anche la ricerca di un ‘fisico da post’ fa parte degli effetti della dieta digitale”.
Un ulteriore problema è il ricorso ai social per gestire emozioni negative. “Il 58% usa le piattaforme per distrarsi da tristezza o rabbia, mentre il 54,4% cerca sollievo da frustrazione o delusione”, sottolinea l’indagine.
Difficoltà a immaginare il futuro
Un aspetto particolarmente preoccupante riguarda la percezione del domani:
“Il 62,3% dei giovani fatica a immaginare la propria vita futura”, spiega Lavenia. “Viviamo in un’epoca in cui tutto è istantaneo, e questa immediatezza sembra soffocare la capacità di progettare a lungo termine. I social, che dovrebbero essere uno strumento, diventano spesso un rifugio che però amplifica frustrazione e insoddisfazione”.
Differenze di genere
Le ragazze sono le più colpite dall’influenza dei social:
“Il 65% delle ragazze si sente condizionato da ciò che vede online, contro il 31% dei ragazzi”.
“Il 47% delle ragazze dichiara un impatto dei social sul rapporto con il proprio corpo, contro il 18% dei ragazzi”.
Secondo Lavenia, “è fondamentale lavorare su percorsi educativi che aiutino le ragazze a sviluppare maggiore autostima e capacità di leggere criticamente i contenuti online”.
Possibili soluzioni
Tra le proposte emergono:
Patentino digitale: il 49% dei giovani è favorevole a un certificato per l’uso consapevole del digitale, con percentuali più alte tra i 19-24enni (66%).
Restrizioni all’uso dei social: il 47% del campione concorda con l’idea di vietare completamente lo smartphone ai minori di 14 anni e i social agli under 16.
Queste restrizioni trovano supporto anche tra i giovani stessi: il 29% dei 10-15enni e il 49% dei 19-24enni si dichiara favorevole.