AGI – Generazione Z: solo il 18% ha una relazione stretta con i nonni

La Generazione Z sembra avere un legame più debole con i nonni rispetto alle generazioni precedenti. Solo il 18% di loro dichiara di avere una relazione stretta con i nonni, mentre per i Millennial questa percentuale sale al 32% e per la Generazione X al 41%. Questo è quanto emerge da un sondaggio condotto da Carewell e pubblicato su Fortune.com, che ha esplorato come gli statunitensi vivono il loro rapporto con i nonni.

Il sondaggio mostra che quasi la metà degli intervistati totali (45%) chiama i nonni settimanalmente, il 30% mensilmente, il 7% annualmente e l’11% non li chiama mai. La mancanza di tempo è la principale ragione addotta per il ridotto contatto, con il 57% degli intervistati che afferma di non avere abbastanza tempo libero e il 45% che cita orari non compatibili.

Il metodo più comune per mantenere il contatto con i nonni è attraverso le chiamate telefoniche, seguite dalle visite di persona, dai messaggi di testo e dalle videochiamate. La Generazione Z è quella che utilizza maggiormente la tecnologia per rimanere in contatto con i nonni, spesso aiutandoli a utilizzare dispositivi come smartphone e tablet per inviare messaggi e fare videochiamate. Durante la pandemia, i “Baby Boomers” hanno incrementato l’uso di tecnologie digitali, migliorando le loro competenze in questo campo.

L’attore e autore Vittorio Vaccaro suggerisce alcuni consigli per mantenere un rapporto stretto tra nonni e nipoti. Innanzitutto, i genitori devono dare l’esempio nel mantenere i rapporti con i propri genitori. Coinvolgere i nonni nelle attività familiari non solo durante le festività, ma anche in momenti ordinari, aiuta a rafforzare i legami. È importante favorire il dialogo, permettendo ai nonni di tramandare storie e tradizioni familiari. Insegnare ai bambini a rispettare e apprezzare i nonni è fondamentale. Infine, sfruttare la tecnologia per mantenere i contatti anche a distanza, con una o due videochiamate settimanali, può fare la differenza.