Negli ultimi mesi si è registrato un calo significativo dell’immigrazione illegale in Serbia e lungo l’intera rotta balcanica, con una diminuzione del 72% nei primi 6 mesi del 2024
Negli ultimi mesi si è registrato un calo significativo dell’immigrazione illegale in Serbia e lungo l’intera rotta balcanica, con una diminuzione del 72% nei primi 6 mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Secondo i dati forniti dal ministro dell’Interno serbo Ivica Dacic, nella prima metà del 2023 erano stati 54.014 gli attraversamenti illegali del confine serbo, mentre nei primi sei mesi del 2024 sono stati 10.389.
Dacic ha attribuito questo risultato all’ottima collaborazione tra le polizie di Serbia, Austria e Ungheria, sottolineando l’accordo recentemente concluso dalla Serbia con Frontex sul rafforzamento dei controlli alle frontiere[1]. Nell’ambito di tale collaborazione trilaterale, lungo il confine tra Serbia e Macedonia del Nord sono stati dislocati 20 poliziotti austriaci e altrettanti ungheresi a sostegno dei loro colleghi serbi.
Tra i migranti che hanno provato a entrare illegalmente in Serbia negli ultimi tempi, il 37% era costituito da siriani, il 24% da afghani, l’8% da turchi, il 7% da marocchini e il 3% da pachistani. Dall’inizio del 2024, il 46,8% dei migranti illegali è entrato dalla Bulgaria, mentre il 38,1% dalla Macedonia del Nord.
Il ministro austriaco Gerhard Karner, soddisfatto della collaborazione con Serbia e Ungheria, ha incontrato a Belgrado anche il presidente serbo Aleksandar Vucic e il premier Milos Vucevic.
FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].
Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.