L’uso e l’abuso dei dispositivi informatici tra i bambini, in particolare degli smartphone, starebbe causando conseguenze preoccupanti
19 LUGLIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Una ricerca della Fondazione Luigi Einaudi ha rivelato che più tempo i bambini trascorrono sugli smartphone, maggiori sono le probabilità di sviluppare disturbi dell’apprendimento. I dati sono stati presentati al Senato nel paper intitolato “Scuola digitale? Il valore imprescindibile di carta e penna”.
Negli ultimi anni, l’uso dei dispositivi informatici è aumentato in modo significativo. Nel 2012, i quindicenni trascorrevano meno di due ore al giorno sugli smartphone, mentre nel 2018 il tempo è salito a ben 4 ore al giorno. Questo aumento si è verificato anche prima della pandemia, durante la quale la situazione potrebbe essere peggiorata ulteriormente.
Lo studio ha evidenziato che il tempo trascorso sugli smartphone è correlato all’aumento dell’iperattività e dei disturbi dell’apprendimento come l’ADHD. In Italia, il numero di bambini con disturbi dell’apprendimento è aumentato del 357% in meno di dieci anni, passando dallo 0,7% al 3,2%. Inoltre, si è riscontrato un aumento del 163% dei casi di disgrafia.
L’uso prolungato degli schermi porta anche a danni fisici, come una postura scorretta, sovrappeso, diabete, ipertensione e miopia. Dal punto di vista cognitivo, si osserva una diminuzione dell’attenzione, della comprensione e della capacità di memoria.
Un altro aspetto preoccupante è la perdita delle abilità di lettura competente. L’abitudine a leggere solo su uno schermo porta a saltare da una parte all’altra della pagina senza prestare la giusta attenzione. Inoltre, si perde la capacità di scrivere a mano, che è importante per l’apprendimento e la memorizzazione.
Gli esperti sottolineano l’importanza di dare la giusta attenzione al linguaggio e alla pratica della scrittura, per sviluppare abilità linguistiche necessarie nell’interazione con l’intelligenza artificiale. Sebbene il digitale sia parte integrante della società moderna, il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha sottolineato che la lettura su carta e la scrittura a mano rimangono elementi insostituibili nell’apprendimento e non devono essere sopraffatti dalle metodologie digitali.
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