Le elezioni europee del 2024 hanno visto una netta avanzata della destra in tutta Europa. In Italia ha vinto Fratelli d’Italia seguita dal Partito Democratico. Tra gli eletti italiani il Generale Vannacci e Ilaria Salis
Le elezioni europee del 2024 hanno visto una netta avanzata della destra in tutta Europa. In Italia, Fratelli d’Italia ha ottenuto una vittoria schiacciante, con un buon risultato anche per il Partito Democratico, mentre Lega e Movimento 5 Stelle hanno perso terreno. Azione e Stati Uniti d’Europa non hanno raggiunto la soglia per eleggere parlamentari. Tra gli eletti italiani ci sono il Generale Roberto Vannacci (per la Lega) e Ilaria Salis (per Alleanza Verdi e Sinistra).
A livello europeo, l’avanzata della destra e dell’estrema destra ha avuto un impatto significativo. In Francia, il presidente Emmanuel Macron ha indetto elezioni anticipate. In Germania, il partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD) ha superato il Partito Socialista del cancelliere Olaf Scholz. Anche in Austria, il partito di estrema destra è diventato il primo partito.
L’Italia ha eletto 76 eurodeputati su un totale di 720 componenti del Parlamento europeo. Contemporaneamente, si è votato anche per le amministrative in 3.700 comuni, tra cui Firenze, Bergamo e Bari, e per le regionali in Piemonte.
Risultati in Italia
Con 59.625 sezioni scrutinate su 61.650, ecco la ripartizione dei voti in Italia secondo il ministero dell’Interno:
- Fratelli d’Italia: 28,83%
- Partito Democratico (Pd): 24,03%
- Movimento 5 Stelle: 9,92%
- Forza Italia: 9,72%
- Lega: 9,14%
- Alleanza Verdi-Sinistra: 6,62%
- Stati Uniti d’Europa: 3,73%
- Azione: 3,31%
- Pace Terra Dignità: 2,19%
- Libertà: 1,24%
- Südtiroler Volkspartei: 0,53%
- Alternativa Popolare: 0,39%
Questi risultati pongono Fratelli d’Italia come il terzo partito più numeroso al Parlamento europeo, dopo la Cdu tedesca e il Rassemblement National di Marine Le Pen. Il Pd si prefigura come il principale partito nel gruppo dei socialisti, superando il partito spagnolo di Pedro Sanchez.
Affluenza in Italia
In Italia, i dati preliminari sull’affluenza rilasciati dal ministero dell’Interno mostrano un calo rispetto alle ultime elezioni europee del 2019. In quell’occasione, la partecipazione complessiva era stata di circa il 56,13% degli aventi diritto, mentre quest’anno, alle 23:00 di domenica 9 giugno, ha votato il 49,58% degli aventi diritto.
Conseguenze del voto in tutta Europa
Le elezioni europee del 2024 hanno avuto un impatto significativo in tutta Europa. I Paesi Bassi hanno dato il via al processo il 6 giugno, seguiti da Irlanda e Repubblica Ceca il 7 giugno, quest’ultima con le urne aperte anche l’8 giugno. Il 9 giugno, sabato, è stato il momento più intenso della consultazione, con votazioni in Italia (che si sono protratte anche domenica 9), Lettonia, Slovacchia e Malta. Gli altri paesi hanno votato solo domenica 9.
Secondo le prime proiezioni degli exit poll, in Austria la destra sovranista è in testa, mentre a Cipro il Partito popolare è bilanciato dalla sinistra. In Germania, il Partito popolare europeo ha ottenuto la maggioranza dei seggi dalle prime proiezioni, ma al secondo posto si colloca la destra estrema di Alternative für Deutschland (Afd), che ha superato il Partito socialista del cancelliere Olaf Scholz. Situazione simile in Grecia, con un vento a destra.
In Francia, il successo alle elezioni europee del Rassemblement national di Marine Le Pen ha spinto il presidente Emmanuel Macron a sciogliere immediatamente l’Assemblea nazionale e a indire nuove consultazioni, previste in due turni il 30 giugno e il 7 luglio, per formare un nuovo governo. Anche in Belgio, il primo ministro Alexander De Croo ha deciso di rassegnare le dimissioni dopo che il suo partito, i liberali, ha ottenuto, secondo le prime proiezioni, un risultato deludente alle elezioni europee.
Previsioni sulla composizione del Parlamento europeo
I risultati preliminari delle elezioni europee del 2024 forniscono una panoramica sulla possibile composizione del Parlamento europeo. Il leader del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber, ha proposto che Socialisti e Democratici e Liberali si uniscano per formare una maggioranza, come già avvenuto nella precedente legislatura, che ha portato all’elezione della presidente della Commissione, Ursula von Der Leyen, nota come “maggioranza Ursula”.
Le previsioni sui seggi dei principali gruppi:
- Partito Popolare Europeo: 184 seggi (+8), con la CDU tedesca che è di fatto il primo partito europeo. Forza Italia è parte di questo gruppo.
- Socialisti e Democratici: 139 seggi, rimane stabile con il Partito Democratico italiano che guida il gruppo superando il Partito Socialista spagnolo.
- Liberali – Renew: 80 seggi (-22), subisce una significativa perdita di terreno. Né Stati Uniti d’Europa né Azione riescono a ottenere rappresentanza.
- Conservatori Europei: 73 seggi (+4), con Fratelli d’Italia che guida il gruppo ed è il terzo partito per peso dei voti in Europa.
- Identità e Democrazia: 58 seggi (+9), con il Rassemblement National di Marine Le Pen come principale rappresentante ed è il secondo partito in Europa.
- Verdi: 52 seggi (-19), con l’Alleanza Verdi e Sinistra italiana che si discosta dalla tendenza.
- Sinistra: 36 seggi (-1).
- Non iscritti: 45 seggi (-17), dove il Movimento 5 Stelle perde seggi a causa del risultato deludente in Italia.
- Altri (partiti ancora non affiliati): 53 seggi.
Risultati delle elezioni europee 2024
Nei paesi europei, i risultati delle elezioni sono stati vari:
Austria: Con 20 seggi, secondo gli exit poll, il gruppo Identità e Democrazia ha ottenuto 5 seggi, il Partito Popolare Europeo 5, Renew 2, i Verdi 2 e i Socialisti e Democratici 5. Il primo partito è risultato essere il Fpö, Libertà per l’Austria, un partito di estrema destra, che ha ottenuto il 27% dei voti.
Belgio: Il partito nazionalista Vlaams Belang ha ottenuto la maggioranza con il 13%. Dei 22 seggi, 4 sono andati a socialisti, popolari e liberali, 3 a conservatori e sovranisti, e 2 a verdi e sinistra.
Bulgaria: L’alleanza di centrodestra Gerb-Sds è risultata il primo partito con il 26%. Con 17 seggi, la Bulgaria ha assegnato 6 al Partito Popolare Europeo, 5 ai liberali, 2 ai socialisti e democratici, e 4 a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.
Repubblica Ceca: Hanno vinto i populisti di Ano 2011, ottenendo il 26,14%. Dei 21 seggi, 7 sono andati ai liberali, 5 ai popolari, 3 ai conservatori, uno a testa a verdi, sinistra e identità, mentre 3 sono andati a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari.
Cipro: Con 6 seggi, secondo gli exit poll, il Partito Popolare Europeo ha ottenuto 2 seggi, i Socialisti e Democratici 1, la Sinistra 1, mentre 2 seggi sono andati a partiti non ancora iscritti a gruppi comunitari. Il primo partito è stato il Democratic Rally, una formazione conservatrice.
Croazia: Con il 33%, l’Unione Croata e Democratica, un partito di centrodestra, si posiziona come la prima forza alle urne. Dei 12 seggi della Croazia, 6 vanno all’Unione Croata e Democratica, altri 4 ai Democratici, 1 ai Verdi e 1 a partiti non ancora affiliati a gruppi comunitari.
Danimarca: Il primo partito è la formazione di centro-sinistra Socialistisk Folkeparti, con il 18,4%. La Danimarca ha 15 seggi, di cui 4 vanno ai liberali, 3 ai Verdi e altrettanti ai Democratici, 2 ai Popolari, 1 alla Sinistra, 1 a Identità e Democrazia e 1 a partiti non ancora affiliati a gruppi comunitari.
Estonia: Il paese assegna 7 seggi, di cui 2 ai Popolari, 2 ai Liberali e 2 ai Democratici, mentre uno va a Identità. Il primo partito, con il 21%, è la formazione conservatrice Isamaa.
Finlandia: Il partito conservatore di Coalizione Nazionale vince con il 24,8%. Dei 15 seggi, 4 vanno ai Popolari, 3 alla Sinistra e ai Liberali, 2 ai Socialisti e ai Verdi, e uno ai Conservatori.
Francia: Il Rassemblement National di Marine Le Pen, guidato dal neo-presidente Jordan Bardella, ottiene il 31,5% e conquista 30 dei 81 seggi del paese. Il presidente Macron ha convocato elezioni anticipate a seguito di questo risultato. I Liberali e i Socialisti ottengono 13 seggi ciascuno, la Sinistra 9, i Popolari 6, mentre Verdi e Conservatori ne ottengono 5 ciascuno.
Germania: La Germania dispone di 96 seggi. Secondo gli exit poll, la CDU, il partito popolare di destra, vince con il 30,2% e ottiene 30 seggi. Al secondo posto con il 15% si colloca l’AFD, che si assicura 19 seggi, seguiti dai Verdi con 16, i Socialisti e Democratici con 14, la Sinistra con 4, Renew con 8, mentre 5 seggi sono andati a partiti non ancora affiliati a gruppi comunitari.
Grecia: In testa con il 27,96% si posiziona Nea Dimokratia. Con 21 seggi, la Grecia vede la distribuzione dei seggi all’Europarlamento secondo gli exit poll: il Partito Popolare Europeo ottiene 7 seggi, i Socialisti e Democratici 3, la Sinistra 4, i Conservatori e Riformisti 2, mentre 5 seggi sono andati a partiti non ancora affiliati a gruppi comunitari.
Lettonia: Il centrodestra di Nuova Unità è avanti con il 25%. Dei 9 seggi, 2 vanno ai Popolari, ai Conservatori e ai partiti non ancora affiliati a gruppi comunitari, mentre 1 va ai Verdi, ai Socialisti e ai Liberali.
Lituania: Anche qui in testa ci sono i Cristiani Democratici, con 3 dei 11 seggi assegnati al partito popolare. Successivamente, 2 seggi vanno ai Liberali, ai Socialisti e ai Verdi, mentre 1 seggio va ai Conservatori e ai partiti non ancora affiliati a gruppi comunitari.
Lussemburgo: Il centrodestra è avanti con il 22,91%, rappresentato dall’alleanza tra Popolari e Cristiani Democratici, con 2 dei sei seggi totali. Gli altri quattro seggi vanno ai Verdi, ai Socialisti, ai Liberali e ai Democratici.
Malta: Il 45% dei voti va ai Laburisti. I sei seggi vengono divisi a metà tra Socialisti e Popolari.
Paesi Bassi: I Paesi Bassi esprimono 31 dei parlamentari europei. Sono due i seggi aggiuntivi che il paese ha ottenuto dopo la ripartizione di 15 seggi aggiuntivi in occasione di questa tornata elettorale. Secondo gli exit poll, il gruppo Identità e Democrazia ha ottenuto 7 seggi, il Partito Popolare Europeo 6, i Conservatori 1, Renew 7, i Verdi 4, i Socialisti e Democratici 4, la Sinistra 1 mentre 1 seggio è andato a partiti non ancora affiliati a gruppi comunitari. Il primo partito è la coalizione Verdi-Socialisti di centro-sinistra guidata da Frans Timmermans, ex commissario al Green Deal, che sorpassa il Partito per la Libertà (PVV) di Geert Wilders, uscito vincitore di recente alle elezioni nazionali.
Polonia: Avanti il centrodestra con la Coalizione Civica al 38,2%. I Popolari portano a casa 21 seggi su 53, dietro i Conservatori di PiS a 19, i Socialisti a 3, i Liberali a 2 e 8 vanno a partiti non ancora affiliati a gruppi comunitari.
Portogallo: Il Partito Socialista è primo al 32,33%, tallonato dal centrodestra. Sia Socialisti che Popolari prendono 8 seggi dei 21, mentre Identità e Liberali ne prendono 2 e la Sinistra ne prende 1.
Romania: Avanti le formazioni di centrosinistra, che danno ai Socialisti 13 dei 33 seggi. Ai Popolari ne vanno 11, 2 ai Liberali, 1 ai Conservatori e 6 a partiti non ancora affiliati a gruppi comunitari.
Slovacchia: Al 27,8% i Progressisti, che prendono 7 seggi. Dei 15 seggi, 6 vanno ai Liberali, 1 ai Popolari e 1 agli altri.
Slovenia: In Slovenia, 6 dei 9 seggi vanno ai Popolari, 2 ai Liberali e 1 ai Verdi.
Spagna: Accusa in Spagna il primo ministro Pedro Sánchez, dopo che il Partito Popolare con il 34,18% sorpassa i Socialisti al 30%. Dei 61 seggi, 22 vanno ai Popolari e 20 ai Socialisti. Poi 6 ai Conservatori, 4 ai Verdi, 3 alla Sinistra, 1 ai Liberali e 5 ad altri.
Svezia: Avanti il centrosinistra di Socialdemokraterna, che prende 5 seggi sui 21 seggi disponibili. Cinque seggi vanno anche ai Popolari, 3 ai Conservatori, Liberali e Verdi e 2 alla Sinistra.
Ungheria: Al 43,76% il partito Fidesz del presidente Viktor Orbán. Dei 21 seggi, 11 vanno a partiti non affiliati a gruppi comunitari, 8 ai Popolari e 2 ai Socialisti.
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