È stato approvato in decreto per avviare la mappatura delle concessioni (comprese quelle dei balneari)

Notizia dell’ultima ora: È stato approvato in decreto per avviare la mappatura delle concessioni (comprese quelle dei balneari)


18 LUGLIO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – È stato approvato dal Consiglio dei Ministri un decreto per avviare la mappatura delle concessioni, comprese quelle dei balneari, oggetto di critiche da parte dell’Unione Europea e del Consiglio di Stato. Questo decreto segue la delega concessa al Governo dalla legge sulla concorrenza del 5 agosto 2022, all’articolo 2. L’obiettivo è adottare entro undici mesi un “decreto legislativo per la costituzione e il coordinamento di un sistema informativo per la rilevazione delle concessioni di beni pubblici al fine di promuovere la massima pubblicità e trasparenza, anche in forma sintetica, dei principali dati e informazioni relative a tutti i rapporti concessori, tenendo conto delle esigenze di difesa e sicurezza”.

Il decreto prevede l’istituzione del SICONBEP presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ovvero il sistema informativo per la rilevazione delle concessioni di beni pubblici al fine di garantire la massima pubblicità e trasparenza, anche in forma sintetica, dei principali dati e informazioni relative alle concessioni di beni pubblici. È prevista una spesa annua di 2 milioni di euro per l’apertura e la gestione del sistema.

La mappatura delle concessioni riveste un’importanza fondamentale, in quanto è necessaria per definire la “scarsità della risorsa naturale”, che costituisce la base per l’applicazione della direttiva Bolkestein alle concessioni demaniali marittime. I rappresentanti di categoria sottolineano sempre che è importante mettere a gara le concessioni anziché prorogarle, quando emergono richiami da parte di corti o organi europei.

L’ultimo intervento sulle concessioni è stato effettuato con il decreto Milleproroghe, che ha spostato al 31 dicembre 2024 il termine ultimo per mettere a gara le coste, con la possibilità di un ulteriore rinvio di un anno in caso di contenziosi o impedimenti per i Comuni.

A inizio giugno si è avviato un tavolo tecnico coordinato da Palazzo Chigi, al quale partecipano rappresentanti dei ministeri, delle Regioni e delle associazioni di categoria. In questo contesto, è stato definito un programma di lavoro che prevede la prima fase di acquisizione dei dati relativi ai rapporti concessori e alla quantità e qualità delle risorse demaniali marittime, lacuali e fluviali disponibili. Successivamente, verranno definiti i criteri tecnici per determinare la presenza della scarsità della risorsa naturale, tenendo conto dei dati a livello nazionale e regionale, nonché della rilevanza economica transfrontaliera. Durante una riunione tenutasi il 4 luglio, sono emersi i primi dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dai quali sembra che non emerga la scarsità della risorsa spiaggia.

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