Due uomini arrestati nell’indagine milanese sul dossieraggio si sarebbero vantati di aver violato un indirizzo e-mail assegnato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I documenti rubati contengono oltre 800.000 informazioni riservate, acquisite illecitamente da banche dati strategiche per l’Italia, tramite ex membri delle forze di polizia e hacker.
Tra gli arrestati c’è Carmine Gallo, ex poliziotto e amministratore delegato di una società di investigazione privata, insieme ad altri tre indagati. I documenti, considerati “top secret”, sono stati condivisi all’interno dell’alleanza di intelligence Five Eyes, e gli inquirenti hanno definito inquietante la conversazione tra Gallo e un presunto capo dell’associazione a delinquere, che suggerisce l’intercettazione dell’email di Mattarella.