Due alpinisti bloccati sul Gran Sasso

Due alpinisti sono bloccati sul Gran Sasso, a quasi 3.000 metri di altitudine. Si trovano nel Vallone. Domenica è iniziata un’operazione di soccorso che coinvolge 21 tecnici del Soccorso Alpino, in collaborazione con la Guardia di Finanza, i Carabinieri e la Polizia di Stato

Due alpinisti sono bloccati sul Gran Sasso, a quasi 3.000 metri di altitudine. Le identità dei due alpinisti non sono ancora note. Secondo le informazioni disponibili, si trovano nel Vallone e non sulla Direttissima del Corno Grande, come era stato comunicato in precedenza. Domenica è iniziata un’operazione di soccorso che coinvolge 21 tecnici del Soccorso Alpino, in collaborazione con la Guardia di Finanza, i Carabinieri e la Polizia di Stato. Le ricerche sono state temporaneamente sospese a causa delle condizioni meteorologiche avverse in quota, dove si registrano venti molto forti. Le operazioni di soccorso riprenderanno domattina.

Attualmente ci sono momenti di grande apprensione per la vita di due alpinisti provenienti dalla provincia di Rimini, di 42 e 48 anni. I due risultavano bloccati in un canalone sul Gran Sasso dopo essere scivolati durante un’escursione che ha preso una piega negativa. Il grido d’aiuto è arrivato da un’altezza di 2.700 metri nel pomeriggio, mentre i due alpinisti si trovavano in un’escursione sulla vetta abruzzese. Durante il percorso sulla via Direttissima, sembra che i due stessero tornando indietro dopo aver raggiunto il Bivacco Bafile.

In quel momento, la coppia è scivolata nella scarpata, probabilmente a causa della grande quantità di ghiaccio e neve accumulata nella zona. Secondo le prime ricostruzioni, uno dei due alpinisti ha perso alcuni indumenti e lo zaino durante la caduta, rimanendo ferito. Raggiunto con grande difficoltà tramite il numero di emergenza, l’alpinista ferito avrebbe già mostrato serie difficoltà nel parlare. Questo è considerato dai soccorritori un segnale di un possibile assideramento.

La temperatura sul Gran Sasso di sera scende fino a 8 gradi sotto zero. Le operazioni di soccorso sono state sospese intorno alle 20:00 e per tutta la notte a causa del peggioramento delle già difficili condizioni meteorologiche in vetta. Il buio, le abbondanti nevicate e le raffiche di vento hanno impedito anche il decollo dell’elisoccorso.

I soccorritori hanno dichiarato: “La situazione è complicata. Soprattutto per il rischio di ipotermia.” Il soccorso alpino della Guardia di Finanza, il Saer con elementi da ogni parte dell’Abruzzo e il Cnsas stanno lavorando per localizzare con precisione i due dispersi. Le operazioni di recupero riprenderanno domattina presto, in una corsa contro il tempo e le basse temperature, nel tentativo estremo di localizzare con precisione i due alpinisti e portarli in salvo.