Diana Salazar Méndez, la donna che sta dando filo da torcere ai cartelli della droga sudamericani

Diana Salazar Méndez, 43 anni, è la donna che sta sfidando i cartelli della droga in Sud America. Il Time Magazine l’ha inclusa tra le 100 personalità più influenti del 2024

Diana Salazar Méndez, la donna che sta dando filo da torcere ai cartelli della droga sudamericani

Diana Salazar Méndez, 43 anni, è la donna che sta sfidando i cartelli della droga in Sud America. Il Time Magazine l’ha inclusa tra le 100 personalità più influenti del 2024. Giurista afro-ecuadoregna, è stata nominata procuratrice generale del governo dell’Ecuador e combatte i cartelli del narcotraffico che dominano la scena ecuadoregna e sudamericana, ottenendo già rilevanti risultati e un ampio consenso popolare.

Diana ha iniziato la sua carriera a vent’anni, ricoprendo incarichi sempre più complessi dopo aver conseguito lauree in Scienze politiche e sociali e in Giurisprudenza. Ha lavorato su temi come violenza di genere, corruzione, riciclaggio di denaro e criminalità organizzata transnazionale. Prima di diventare procuratrice generale, è stata a capo dell’Unità di analisi finanziaria ed economica, occupandosi di prevenire e combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento della criminalità organizzata.

Nel 2024, l’Ecuador ha vissuto un evento inedito: un “narco-golpe” orchestrato dai cartelli del narcotraffico, con i Los Choneros in testa. Il leader dei Los Choneros, Adolfo Macìas, è evaso dal carcere, provocando la dichiarazione di sessanta giorni di stato d’emergenza da parte del presidente ecuadoregno Daniel Noboa. Durante questo periodo, il Paese è stato scosso da attentati e incursioni armate ordinate da Macìas.

Nel dicembre 2023, Diana Salazar ha guidato l’operazione Metastasis, la più grande operazione nazionale contro corruzione e traffico di droga, che ha portato all’arresto di 29 persone, inclusi il presidente del Consiglio giudiziario, giudici, politici, funzionari pubblici e agenti di polizia. Questa operazione ha messo in luce la profondità della corruzione nelle istituzioni ecuadoregne.

Diana e la sua famiglia ricevono costanti minacce di morte dai cartelli, ma lei rimane determinata a combattere il narcotraffico. Sul suo sito internet campeggia la frase “Colei che ha la verità dalla sua parte non deve temere”, che riflette la sua determinazione. Il Dipartimento di Stato nordamericano la considera un eroe per giudici, avvocati e pubblici ministeri in tutto il Sud America.

A fine aprile, gli ecuadoregni hanno votato in un referendum per approvare le misure proposte dal presidente Noboa per intensificare il contrasto alla criminalità organizzata. La situazione nel Paese rimane tesa, ma c’è una forte volontà di affrontare e risolvere il problema.