Il “Blockout” (o ghigliottina digitale) è una campagna volta a bloccare celebrità e influencer che non utilizzano la propria visibilità e risorse per aiutare chi è in difficoltà
Il “Blockout”, o ghigliottina digitale, è una campagna volta a bloccare le celebrità e gli influencer che non utilizzano la propria visibilità e risorse per aiutare chi è in difficoltà, concentrandosi solo sulla loro vita lussuosa e i privilegi che possiedono. L’obiettivo è ridurre il potere e la ricchezza di queste persone, evitando di interagire con i loro contenuti.
L’ispirazione per questa iniziativa è stata l’evento del Met Gala 2024, l’atteso appuntamento della moda, che ha coinciso con un attacco israeliano a Rafah, un rifugio per molti palestinesi colpiti dai bombardamenti a Gaza. Questa contrapposizione ha evidenziato il crescente divario tra ricchezza e povertà, scatenando una reazione che si è concretizzata nel movimento del “Blackout”.
Da un lato, si osservano immagini di opulenza, con abiti costosi, gioielli e acconciature elaborate; dall’altro, la cruda realtà della povertà e della guerra, con bambini che vivono tra le macerie e le ferite di un conflitto che non li riguarda. Il “Blockout” mira a sensibilizzare sulle disuguaglianze e a spingere gli influencer a utilizzare la propria piattaforma per sostenere cause sociali ed umanitarie.
Blockout: come è nato e in cosa consiste
Il movimento del “Blockout” è nato da un video pubblicato da un’influencer americana, Haley Kalil, durante un evento legato al Met Gala. Indossando un abito ispirato a Maria Antonietta e citando una frase controversa del film del 2008 su di lei, ha scatenato l’indignazione generale.
La clip di Haley, insieme agli abiti sfoggiati da altre star sul red carpet, ha suscitato paragoni con la serie di film e libri “Hunger Games”, portando molti a riflettere sulla disparità di ricchezza. Un account TikTok ha esposto la frustrazione e proposto un “ghigliottina digitale”, ovvero bloccare celebrità e influencer che non impiegano la loro influenza per aiutare chi è in difficoltà.
L’obiettivo del movimento è privare queste persone di potere e ricchezza, evitando di interagire con i loro contenuti sui social media.
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