Il vertice G7 a Borgo Egnazia si è concluso dopo due giorni di discussioni, polemiche e incontri tra i leader delle 7 grandi potenze. Alla fine del summit, è stata rilasciata una dichiarazione finale che affronta vari temi
Il vertice G7 a Borgo Egnazia si è concluso dopo due giorni intensi di discussioni, polemiche e incontri tra i leader delle sette grandi potenze. Alla fine del summit, è stata rilasciata una dichiarazione finale che affronta vari temi.
Un punto centrale è stata la politica estera. I leader hanno lanciato un appello per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e hanno presentato il “Piano Mattei” per l’Africa, riaffermando l’impegno collettivo contro la tratta di esseri umani e promuovendo un approccio inclusivo riguardo all’intelligenza artificiale.
Un accordo significativo è stato raggiunto per un nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev, del valore di 50 miliardi di dollari, finanziati con i proventi degli interessi sui beni congelati della Banca centrale russa. I leader del G7 hanno dichiarato la loro volontà di sostenere l’Ucraina nella sua lotta per la libertà e nella ricostruzione, chiedendo a Mosca di porre fine alla sua guerra di aggressione e di risarcire i danni causati.
Il presidente russo Vladimir Putin ha avanzato delle richieste agli occidentali per porre fine al conflitto, tra cui il ritiro delle forze ucraine da alcune province e la fine delle sanzioni. Queste richieste sono state respinte dal segretario generale della NATO Jens Stoltenberg e dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, presente al summit.
Per quanto riguarda la Cina, i leader del G7 hanno espresso preoccupazione per il suo sostegno alla Russia, invitando Pechino a fare pressione su Mosca per ritirare le truppe dall’Ucraina. Hanno anche annunciato l’estensione delle sanzioni per colpire imprese e banche cinesi che facilitano l’acquisizione di articoli per la difesa russa.
Sulla situazione in Palestina, è stato richiesto un cessate il fuoco immediato a Gaza, il rilascio di tutti gli ostaggi e un aumento significativo dell’assistenza umanitaria, con un percorso credibile verso una soluzione a due Stati.
Per contrastare la tratta di esseri umani e l’immigrazione illegale, è stata lanciata la “Coalizione G7 per prevenire e contrastare il traffico di migranti”. L’obiettivo è affrontare le cause profonde della migrazione irregolare, migliorare la gestione delle frontiere e arginare la criminalità organizzata transnazionale, promuovendo percorsi sicuri e regolari per la migrazione.
Nel documento finale si sottolinea anche la necessità di rafforzare la cooperazione con i Paesi africani e le organizzazioni regionali, sostenendo una migliore gestione delle risorse locali e promuovendo investimenti privati, con il continuo supporto finanziario. Il “Piano Mattei” promosso dalla premier italiana Giorgia Meloni è stato accolto con favore e mira a promuovere infrastrutture sostenibili e resilienti in Africa.
Il summit ha anche affrontato il tema dell’intelligenza artificiale, con un intervento di Papa Francesco, il primo Pontefice a partecipare a un G7. I leader hanno riconosciuto l’importanza di approcci inclusivi per sfruttare il potenziale dell’IA, mitigando i rischi per i diritti umani ed evitando la frammentazione della governance.
Durante il vertice, il dibattito mediatico si è concentrato sulla questione del diritto all’aborto, distraendo l’attenzione dalle decisioni geopolitiche. Il G7 non ha potere decisionale su questo tema, ma la discussione è stata usata come vetrina elettorale per leader come Emmanuel Macron e Joe Biden, entrambi in calo nei sondaggi. Nella dichiarazione finale, non si menziona esplicitamente l’aborto, ma si esprime preoccupazione per la riduzione dei diritti delle donne, delle ragazze e delle persone LGBTQIA+, condannando tutte le violazioni dei loro diritti umani.
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