Secondo i media, Chico Forti avrebbe avuto un dialogo con un detenuto con presunti legami con la ‘ndrangheta e chiesto di “mettere a tacere” le critiche di Selvaggia Lucarelli, Marco Travaglio e un’altra persona. Un testimone ha confermato di aver assistito alla conversazione ma ha dichiarato che i fatti non sarebbero come descritti dai media. Secondo l’avvocato “la notizia è falsa”
Nel carcere di Verona, Chico Forti avrebbe avuto un dialogo con un detenuto con presunti legami con la ‘ndrangheta. Tuttavia, il testimone di questo colloquio afferma che la ricostruzione riportata dai media non corrisponde esattamente a quanto accaduto. Questo testimone ha espresso timori per la propria sicurezza, non aspettandosi che un’indagine, descritta come riservata, venisse resa pubblica così rapidamente.
Secondo indiscrezioni, Forti avrebbe chiesto al detenuto con legami ‘ndranghetisti di “mettere a tacere” le critiche di Selvaggia Lucarelli, Marco Travaglio e un’altra persona. Questo sarebbe stato segnalato a un garante dei detenuti e alla Procura di Verona, che sta indagando sulla vicenda senza però formulare accuse specifiche.
Il testimone, interrogato dalla Procura, ha confermato di aver assistito alla conversazione ma ha dichiarato che i fatti non sarebbero come descritti dai media. Forti, tramite il suo legale Andrea Radice, ha smentito categoricamente le accuse.
Il sindacato di polizia penitenziaria, rappresentato da Aldo Di Giacomo, ha richiesto che, se le accuse venissero confermate, Forti venga rispedito negli Stati Uniti. Anche il Garante nazionale dei detenuti sta indagando sulla questione.
Andrea Radice, a Il Fatto Quotidiano, ribadisce che Forti non ha mai chiesto a un detenuto, recluso come lui nel carcere di Verona, di mettere a tacere Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli e una terza persona (su cui il detenuto non ricorda il nome). “La notizia è falsa. Punto. Mi ha detto di non aver mai fatto e neanche mai pensato quel che il detenuto dice”, precisa il legale.
L’associazione Sbarre di Zucchero ha criticato il trattamento privilegiato di Forti, denunciando visite di politici, selfie in carcere e permessi concessi in tempi record. Gli attivisti affermano che, se le accuse fossero vere, Forti godrebbe di un trattamento iniquo rispetto agli altri detenuti.
Andrea Radice, sui trattamenti ottimi ricevuti in carcere, precisa: “Il fatto che lui abbia detto che lo hanno trattato bene quando è arrivato dagli Usa è assolutamente comprensibile, ma andiamo dalle norme di buona educazione e di tentativo di inserimento di uno che viene dalla luna. (…) Ma per quanto riguarda il trattamento, viene trattato esattamente come tutti. Non è il fatto di essere noti che autonomamente comporta trattamenti diversi”.
FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].
Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.