Notizia dell’ultima ora: Chi c’è dietro il business degli incendi che ogni estate devastano il territorio italiano
27 LUGLIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Gli incendi che devastano boschi e campagne in Italia nascondono una vera e propria “industria del fuoco”. Alcuni individui senza scrupoli, armati solo di un fiammifero, approfittano delle temperature torride per far propagare più velocemente le fiamme.
La Sicilia risulta essere una delle regioni più colpite dai roghi estivi. Nel 2021, si sono registrati 8.133 incendi, con una media di 135 al giorno solo nei mesi di luglio e agosto. L’isola detiene il triste primato nazionale per la maggiore superficie colpita dal fuoco, con ben 87.000 ettari andati in fumo. Oltre il 77% degli incendi avvenuti tra il 2010 e il 2020 è stato intenzionale.
Nel piano antincendio boschivo della Regione Siciliana del 2020, si parla chiaramente dell'”industria del fuoco”, dove le fiamme sono appiccate volontariamente per creare posti di lavoro nella gestione degli incendi. Mano d’opera precaria e poco qualificata, come operai stagionali, può essere coinvolta in questo ciclo vizioso, in cui gli incendi sono strumento per mantenere o motivare occasioni di impiego. Alcuni incendi sono stati scatenati come protesta o dissenso contro la mancata assunzione o la minacciata chiusura di cantieri, dove il bosco viene usato come “ostaggio”.
Le motivazioni per appiccare il fuoco spaziano anche dalla volontà di eliminare i boschi per ottenere terreni coltivabili o destinabili al pascolo, per intercettare contributi comunitari, fino al possibile legame con il business del fotovoltaico. Alcuni agricoltori bruciano stoppie e cespugli per pulire il terreno in vista della semina, ma poi perdono il controllo delle fiamme.
Inoltre, gli incendi sono spesso collegati al ciclo dei rifiuti, dove le mafie locali giocano un ruolo. Rifiuti vengono stoccati in siti abusivi e dati alle fiamme per smaltirli, generando roghi più estesi. Altri incendi divampano negli impianti di trattamento regolarmente autorizzati a causa di condotte negligenti di sovra stoccaggio e miscelazione di rifiuti infiammabili.
Nel primo semestre del 2022, la Direzione nazionale antimafia ha segnalato il fenomeno dei danneggiamenti mediante incendi in Puglia, soprattutto nel settore agricolo. Queste aggressioni sarebbero mirate a garantirsi un “servizio di protezione” imposto alle strutture produttive e alla gestione di aziende particolarmente appetibili per il riciclaggio e i finanziamenti pubblici. Il fenomeno degli incendi come strumento di pressione e profitto è in continuo aumento su tutto il territorio italiano.
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